2011-12-22 14:14:57

India: minacce ai cristiani di Orissa. Il vescovo informa le autorità: celebrazioni di Natale sorvegliate


Il Natale sarà celebrato “con prudenza e vigilanza”, e il vescovo consiglia ai fedeli di “avvertire la polizia per qualsiasi celebrazione”: così, riferiscono fonti locali dell'agenzia Fides, sarà vissuto il Natale in Orissa, mentre i cristiani temono un nuova ondata di violenza. Nel distretto di Kandhamal, teatro dei massacri anticristiani del 2008, infatti, è stato indetto uno “sciopero generale” che potrebbe trasformarsi facilmente in una ondata di violenza verso i cristiani: è l’allarme che giunge dai fedeli dell’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar, che chiedono protezione alle autorità per poter celebrare pacificamente il Natale. Il “Kui Samaj Seva Samity”, organizzazione che offre servizi sociali ai tribali, sostenuta dal gruppo estremista indù “Rashtriya Swayamsevak Sangh” (Rss, “Corpo nazionale dei volontari”) ha annunciato uno sciopero dal 24 al 27 dicembre, protestando per la mancata assegnazione di fondi assistenziali da parte del governo. L’annuncio ha causato panico tra i cristiani, che ricordano come un simile evento, nel dicembre 2007, portò a violenze di massa e all’uccisione di cinque cristiani. In una nota inviata all’agenzia Fides l’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, mons. John Barwa, dichiara: “Abbiamo informato dei rischi imminenti l'amministrazione del distretto di Kandhamal e la Polizia, chiedendo di prendere precauzioni. Ci hanno assicurato che l'ordine sarà mantenuto. Tuttavia dobbiamo essere sempre cauti, in ogni momento”. L’arcivescovo racconta l’attuale situazione nel distretto di Kandhamal dove, a causa della violenza del 2008, vi furono oltre 90 cristiani uccisi e 56mila sfollati: “Sono trascorsi tre anni da quando la violenza anti-cristiana ha avuto luogo a Kandhamal. Nonostante la perdita di vite umane, la distruzione di proprietà e la sofferenza, noi, come comunità cristiana, continueremo ad andare avanti nella nostra missione e testimonianza di fede. Kandhamal oggi sembra tranquillo, anche se avvengono episodi di molestie, intimidazioni e perfino omicidi. In alcuni luoghi i cristiani sono minacciati e costretti a convertirsi all'induismo o a fuggire. Altri fedeli affrontano la discriminazione sociale ed economica”. “Sullo sfondo di questi avvenimenti – conclude l’arcivescovo – dobbiamo essere attenti e restare vigili. Dal momento che siamo in vista del Natale, invitiamo tutti i fedeli a prendere precauzioni adeguate per celebrare il Natale e a mantenere sempre una certa prudenza pastorale. Consiglio di informare la polizia sulle celebrazione, in occasioni del Natale e nei giorni a venire”. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.