2011-12-22 15:35:56

Campagna europea contro i giocattoli pericolosi


Presentata a Roma la campagna europea per i giocattoli sicuri, che proseguirà per tutto il 2012 in ogni Stato dell'Ue. Si tratta di far conoscere la nuova normativa europea entrata in vigore a luglio scorso per la tutela dei bambini da giocattoli rischiosi. A presentare la campagna a Roma i due vicepresidenti del Parlamento Europeo, Gianni Pittella e Roberta Angelilli, e il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, che spiega il coinvolgimento dei commercianti nel servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

“La nostra campagna prevede un’azione forte di sensibilizzazione attraverso la partecipazione di migliaia di negozi in tutta l’Unione europea che agevolano la diffusione di materiale o addirittura loro stessi promuovono la diffusione di materiale della Commissione europea che spiega quali sono i rischi per la salute quando si usano giocattoli non prodotti con le regole dell'Unione europea”.

Oltre un quarto dei prodotti identificati come non sicuri che entrano nell’Unione europea sono giocattoli. I rischi maggiori della contraffazione di scarsa qualità, dunque, li corrono i bambini. Alcuni esempi: parti o frammenti di giochi possono essere ingoiati col rischio di soffocamento, tra cui anche pupazzi o figurine mescolati al cibo senza apposito involucro a parte; sostanze chimiche che hanno la proprietà di ammorbidire la plastica utilizzata all’interno di giocattoli o di biberon che danneggiano fegato e reni; imitazioni di pupazzetti e bambole note estremamente infiammabili in quanto trattati con vernici non conformi. E poi anche sostanze chimiche cosiddette ritardanti di fiamma che sono presenti in alcuni giocattoli e che causano alterazioni al sistema nervoso, possibili effetti sulla crescita e sullo sviluppo e danni al sistema ormonale. Di fronte a tutto questo, l’Unione europea ha rafforzato norme e irrigidito parametri di produzione, ma sul mercato ci sono giocattoli non prodotti in Europa. Bisogna dire che la maggior parte di quelli non conformi alle regole provengono dalla Cina. Anche se ovviamente non si tratta di tutta la produzione cinese: dalla Cina arrivano anche prodotti in regola. La prima difesa è assicurarsi che sull’oggetto comprato ci sia la sigla CE (per certificazione europea) cercando di distinguere eventuali imitazioni. Per questo conta molto anche vedere l’imballaggio. Della questione “giocattoli non sicuri” la vicepresidente del parlamento europeo Roberta Angelilli parla come di "un’emergenza sociale".

“I bambini sono vittime di circa 70 mila incidenti in Italia ogni anno e il 20 per cento riguardano proprio giocattoli o materiali con cui i bambini giocano”.

Del giro di affari la vicepresidente dice:

“C’è un giro di affari accertato di circa 25 milioni di euro però il mercato sommerso delle contraffazioni raggiunge in realtà altre cifre da capogiro ma è difficile accertarle perchè sfuggono al controllo da parte delle autorità competenti."

Ma se l’Europa fa normative c’è poi l’ambito locale dove applicarle. Carlo De Romanis vicepresidente commissione Affari comunitari della regione Lazio:

“E’ importante intanto che lo Stato nazionale recepisca al più presto questa direttiva e ci dia norme che poi noi a livello regionale possiamo andare ad applicare. La supervisione di questa direttiva spetterà poi a noi, quindi poi è importante questa seconda fase. E' importante vigilare perchè siano preservati i giocattoli con il marchio CE a dispetto di quelli importati illegali, perché questa direttiva dà norme chiare. Noi come regione Lazio stiamo pensando di proporre un osservatorio su questo: un osservatorio sulla sicurezza dei giocattoli, magari legato ad un osservatorio sui diritti dei minori."

Da Bruxelles al negozio della singola regione, ma sempre con l’appello ai genitori perché devono essere i primi a vigilare su quello che arriva tra le mani dei bambini.







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