2011-12-21 15:44:17

Siria: 250 morti in due giorni. Parigi: massacro senza precedenti


Una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu si deve tenere “per discutere dei massacri in corso nelle regioni siriane di Idlib e Homs”: è l'appello lanciato stamani dal Consiglio nazionale siriano (Cns), che chiede che tali regioni siano dichiarate "zone sicure sotto protezione internazionale" e dalle quali "si devono ritirare le forze del regime" di Damasco. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

L’opposizione si rivolge all’Onu e la Francia lancia un forte appello alla Russia affinché ''acceleri'' i negoziati al Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul suo progetto di risoluzione nei confronti del regime di Bashar al-Assad. Parigi interviene dopo quello che definisce il ''massacro senza precedenti'' di ieri in Siria, con la morte di circa 120 persone. Guardando poi alle ultime 48 ore, il bilancio sale a 250. L’aggiornamento sulle vittime arriva mentre da Damasco giunge notizia di una manifestazione in corso a in favore del regime. L’emergenza è soprattutto fuori della capitale. In particolare, il Consiglio invoca l'intervento immediato della Mezzaluna Rossa e di altre organizzazioni umanitarie nelle regioni di Idlib e Homs definite "zone disastrate" ed "esposte a un genocidio su larga scala". Il tutto alla vigilia dell'annunciato arrivo degli osservatori della Lega araba nel Paese. In sostanza, significa che si dà il via al primo passo del piano della Lega araba, che dovrebbe portare a un’uscita di scena del presidente. Ma, dopo la firma dell’accordo, anche solo per ammettere senza troppi condizionamenti gli osservatori ci sono voluti giorni e giorni di ulteriori negoziati.

Biden sollecita dialogo per la crisi politica in atto in Iraq
Il vicepresidente americano, Joe Biden, ha sollecitato ieri il premier iracheno, Nuri al Maliki, a risolvere con il dialogo la crisi politica che scuote l'Iraq, pochi giorni dopo la partenza delle ultime truppe americane. Lo ha reso noto la Casa Bianca. In un colloquio telefonico con Maliki, Biden ha sottolineato - secondo il comunicato della Casa Bianca - “la necessità urgente per il primo ministro e i leader degli altri partiti di incontrarsi e lavorare per superare le loro divergenze”. Il vicepresidente iracheno, Tareq al Hashemi, membro sunnita del blocco parlamentare di tendenza laica Iraqiya è stato accusato di complotto nel quadro della legge antiterrorismo e contro di lui - che però si trova nel Kurdistan iracheno - è stato spiccato un mandato d'arresto. Biden ha parlato anche con il presidente del parlamento, Osama al Nujaifi. A entrambi gli interlocutori il vicepresidente Usa ha detto che “gli Stati Uniti seguono da vicino la situazione in Iraq”.

Sette soldati Nato uccisi in Afghanistan
Sette soldati delle forze della Nato in Afghanistan, l'Isaf, sono stati uccisi in un agguato in Afghanistan. Una bomba artigianale è esplosa mentre il convoglio militare si trovava nei pressi di Ghazni, nel sudovest del Paese, secondo quando indicano a Kabul fonti della coalizione, senza dare maggiori dettagli. Intanto, nella provincia sudorientale di Khost un gruppo di kamikaze ha fatto irruzione in una filiale della Kabul Bank aprendo il fuoco contro le guardie della banca.

Somalia: una decina di civili uccisi e venti feriti nella regione del Basso Juba
Almeno 11 civili sono stati uccisi e più di 20 sono rimasti gravemente feriti dopo un raid aereo da parte delle forze militari keniane nella regione del Basso Juba. Secondo quanto dichiarato ai giornali locali dal portavoce delle forze del governo federale di transizione somalo, Mahmud Farah, l'obiettivo degli attacchi era una base militare e un campo di addestramento di al Shabaab a Hosungow, località a 160 chilometri a sud di Chisimaio, ritenuto una delle roccaforti dei miliziani legati ad al Qaeda. I media locali riferiscono che durante il raid, cui hanno preso parte almeno tre aerei da combattimento, sono state prese di mira tre abitazioni civili e che tra le vittime ci sarebbero anche donne e bambini. I residenti del villaggio di Hosungow, soprattutto pastori nomadi, hanno abbandonato le loro case per il timore di altri raid.

Rwanda: ergastolo per ex dirigenti hutu implicati nel genocidio del 1994
Il Tribunale penale internazionale per il Rwanda ha condannato all'ergastolo gli ex dirigenti hutu del partito, oggi sciolto, dell'ex presidente, Juvenal Hayarimana, per il ruolo svolto nel genocidio del 1994. Matthieu Ngirumpatse e Edouard Karemera sono stati giudicati colpevoli di genocidio, crimini di guerra e contro l'umanità. Il genocidio in Rwanda, perpetrato dall'aprile al giugno del 1994, ha fatto, secondo l'Onu, circa 800 mila morti, per la maggior parte appartenenti all'etnia tutsi.

Primo ordine militare di Kim Jong-Un, successore in Corea Nord
Kim Jong-Un, il "grande successore", ha disposto il suo primo ordine militare poco prima dell'annuncio della morte del padre, il "caro leader", Kim Jong-il, ordinando a tutte le unità militari di fermare le esercitazioni sul campo e la formazione e di fare rientro alle basi. La Corea del Nord vanta un esercito di 1,2 milioni di soldati che ne fanno il quarto più grande al mondo: Kim Jong-Un, tra settembre e ottobre del 2010, è diventato vice presidente della Commissione militare centrale del Partito dei lavoratori ed è stato nominato generale a quattro stelle. I servizi d'intelligence di Seul non escludono che il Nord possa avere una fase di transizione dei poteri anche tumultuosa. I media nordcoreani hanno continuato a sottolineare che l'intero Paese seguirà la guida di Kim Jong-Un nell'ultima campagna di propaganda per garantire la successione dinastica.

Esperti parlano di rischio recessione in Germania
La produzione di beni e servizi in Germania nei prossimi mesi potrebbe arretrare fino ad assumere un valore negativo e non si esclude nemmeno più una possibile recessione. Lo ha affermato stamani a Berlino Simon Juncker, esperto dell'Istituto tedesco per la ricerca economica Diw. Secondo Juncker, “si sta realmente mostrando un indebolimento dell'offerta su larga scala”, che nel quarto trimestre del 2011 porterà il pil tedesco a un meno 0,2%. “Il Diw di Berlino non esclude un ulteriore arretramento nel primo trimestre del 2012, e dunque una recessione tecnica”, ha aggiunto l'esperto, precisando però di non vedere le condizioni per un indebolimento duraturo della congiuntura tedesca. Secondo Junker, in particolare nell'industria si nota oggi un rallentamento. Imprese e consumatori frenano gli investimenti per l'incertezza determinata dalla crisi economica. Una ripresa economica nel 2012 sarà possibile se la crisi sarà risolta in fretta, ha spiegato Fichtner.

Progetto Tepco: centrale Fukushima smantellata in 30-40 anni
I reattori della disastrata centrale nucleare di Fukushima saranno smantellati in 30-40 anni, in linea con le anticipazioni circolate dei giorni scorsi dopo la diffusione di una bozza sul piano generale. È quanto infatti prevede il progetto di governo giapponese e Tepco, il gestore della struttura, reso pubblico a pochi giorni dall'annuncio ufficiale sulla messa in sicurezza dell'impianto. Il periodo fino a 40 anni, di cui almeno 25 anni necessari per recuperare il combustibile nucleare parzialmente fuso dei reattori 1, 2 e 3 è pari al doppio del periodo dedicato per lo smantellamento dell'impianto di Tokai e rimarca le difficoltà per operare nella struttura contaminata dalle radiazioni. I lavori richiederanno più del doppio di quanto richiesto dall'incidente del 1979 all'unità n. 2 di Three Mile Island (Usa), interessato da parziale fusione. La Tepco ha illustrato la road map necessaria per preparare la rimozione delle barre di carburante dai tre reattori danneggiati: richiederà 10 anni, includendo l'immediata riparazione delle strutture di contenimento e lo svuotamento delle vasche del combustibile esausto nelle quali dovrebbero essere stoccate le barre recuperate. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 355







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