Il cardinale Bagnasco invita i politici a evitare la sistematica delegittimazione
Il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, chiede ai politici di collaborare,
evitando la “sistematica delegittimazione”, la “contrapposizione sterile”. Il cardinale
è intervenuto in questo modo ieri sera, celebrando la Messa per i parlamentari, in
occasione del Natale, nella chiesa di Santa Maria Sopra Minerva a Roma. Alessandro
Guarasci:
E’ un Natale
di crisi, di sacrifici, quello del 2011. Nella chiesa di Santa Maria Sopra Minerva,
sono presenti una trentina di parlamentari e anche i ministri per la cooperazione
Andrea Riccardi e del Turismo Piero Gnudi. Il cardinale Bagnasco invita al dialogo
tra le parti:
“Individuare e realizzare il bene comune, evitando di
cedere alla tentazione di essere – ogni parte - fine a se stessa. In un’ottica distorta
e parziale, infatti, vincerebbe la prassi della sistematica delegittimazione, della
contrapposizione sterile, e chi ci perde è la gente, che ha diritto di avere certezze,
di essere nei pensieri e nelle corde affettive di coloro che hanno l’alto compito
di essere responsabili della cosa pubblica”.
Dunque, sì alla “ partecipazione”
che “ arricchisce il discernimento e rende più sicuri e agevoli i percorsi, ma non
deve frenarli o rallentarli a fronte, non di rado, di urgenze irrimandabili e gravi”.
Il presidente della Cei, però, sembra fiducioso per il futuro:
“Che
il Natale ci doni luce e forza: la situazione ben la conosciamo e riveste un carattere
mondiale. Le preoccupazioni e le difficoltà sono in atto, ma il patrimonio spirituale
e culturale, la dedizione e lo spirito di generosità e di sacrificio del nostro popolo,
è sempre vivo. Questo patrimonio ha fatto la vera storia dell’Italia, ed è tuttora
sorgente di dignità anche eroica”.
“La radice sempre viva – dice il
cardinale – è la fede e il Vangelo. Questa profonda incomparabile ricchezza non va
smarrita”. La Chiesa “da sempre apprezza il servizio della politica”, giudicata “una
forma alta di carità”. Un campo in cui “discernere il bene comune” è “necessario e
doveroso”. L’attenzione della Chiesa per la politica è talmente forte, che il cardinale
Bagnasco ha annunciato di ripetere le Messe per i politici ad ogni Natale e ad ogni
Pasqua.(bi)