2011-12-21 14:15:21

Filippine: intervento Caritas per le vittime del tifone "Washi". La Cei stanzia un milione di euro


È destinato purtroppo ad aggravarsi il tragico bilancio delle vittime causate dal passaggio del tifone "Washi" nelle Filippine, in particolare sulla parte settentrionale dell’isola di Mindanao. I morti accertati sono oltre mille, ma rimane imprecisato il numero dei dispersi. Le città più colpite sono Cagayan de Oro e Iligan, dove ci sono quasi 300mila sfollati. Si è intanto messa in moto la macchina dei soccorsi. Anche la Conferenza episcopale italiana ha stanziato un milione di Euro, invitando “a pregare e a sostenere le iniziative di solidarietà promosse dalla Caritas Italiana”, che - da parte sua - ha messo a disposizione 100mila euro (offerte da inviare a Caritas Italiana tramite c/c postale n. 347013, specificando nella causale: “Emergenza Filippine”). In queste ore, come sta agendo dunque la rete delle Caritas? Giada Aquilino lo ha chiesto a Paolo Beccegato, responsabile dell’area internazionale di Caritas Italiana:RealAudioMP3

R. – C’è il contatto costante con la Caritas nazionale filippina, che si chiama "Nassa", che in collaborazione con le diocesi colpite sta facendo ancora una valutazione precisa dei bisogni. Teniamo conto che ci sono 23 villaggi dove l’acqua non è ancora completamente defluita e la stessa Cagayan de Oro è senza elettricità. Quindi, una valutazione complessiva del disastro è ancora in atto. Nonostante ciò, sono già attive le azioni a livello parrocchiale e diocesano con l’accoglienza - presso le strutture delle parrocchie, delle diocesi, delle congregazioni - di migliaia di persone. Stiamo quindi predisponendo il piano complessivo di aiuti con Caritas Filippine e prevediamo un lavoro molto lungo, che va al di là dell’emergenza.

D. – In particolare quali sono le emergenze della popolazione di Cagayan de Oro e di Iligan?

R. – Il problema è che l’isola di Mindanao non aveva conosciuto nel passato recente dei disastri di simile magnitudo e quindi c’è un lavoro da farsi sia sulle emergenze, sia sulla ricostruzione e anche per la prevenzione, perché - come ha denunciato anche la Chiesa locale - il tema dei cambiamenti climatici sta portando una violenza nuova di queste catastrofi naturali anche in queste zone, a cui bisognerà poi prepararsi per il futuro affinché l’impatto la prossima volta possa essere più limitato.

D. – Perché è stata così devastante questa tragedia?

R. – "Washi" è una tempesta tropicale di secondo livello, ha attraversato completamente da Est ad Ovest tutta l’isola di Mindanao, colpendo numerosi villaggi. L’innalzamento delle acque, il fango e alcuni smottamenti hanno provocato un numero elevato di vittime, cosa che appunto va a segnare poi dolorosamente a livello sociale, psicologico ed economico le popolazioni locali.

D. – Allora, qual è l’auspicio per le Filippine della Caritas italiana, anche in vista del prossimo Natale?

R. – Certamente, visto il fatto che sono state colpite proprio famiglie, nuclei con tanti minori, l’auspicio è che nelle celebrazioni natalizie ci si ricordi anche di queste “sacre famiglie”, che appunto hanno subito questi gravi disastri. (ap)







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