Nuovi scontri al Cairo: tra le vittime un bambino di 12 anni
Secondo fonti mediche, è di tre morti il bilancio dei violentissimi scontri avvenuti
nella nottata tra manifestanti e forze dell'ordine a piazza Tahrir, al Cairo. Tra
le vittime, anche un ragazzino di 12 anni. Da parte sua, il ministro della Sanità
egiziano ha parlato solo di 39 feriti. Durante la mattinata, la piazza è parsa essere
sotto il controllo dei manifestanti. Il servizio di Fausta Speranza:
Il candidato
alla presidenza egiziana, Mohamed el Baradei, chiede alle Forze armate di limitarsi
alla protezione degli edifici pubblici. L'appello arriva in giorni in cui è tornata
altissima la tensione ed emergono denunce di violenze contro i manifestanti, in particolare
contro i reporter che cercano di raccontare quanto accade e contro le donne. In contrasto
con le speranze di una maggiore libertà di informazione e la possibilità di operare
più liberamente dei giornalisti in Egitto, il sindacato nazionale dei giornalisti
denuncia aggressioni e arresti di operatori dell'informazione e di blogger. Ci sono
poi le violenze contro le donne: il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, afferma
che “le donne sono particolarmente prese di mira dalle Forze dell'ordine e dagli estremisti”.
E sottolinea che tali violenze “disonorano lo Stato”. Per tutta risposta, con tono
molto deciso un generale del Consiglio supremo delle Forze armate, Emad Emara, viceministro
della Difesa, ha negato oggi che i suoi soldati abbiano usato forza eccessiva nei
confronti dei manifestanti. Anche se per i casi dei reporter assicura che si indagherà.
Però, subito dopo, il ministro dell'Interno egiziano, Mohamed Ibrahim, ha sollecitato
la sicurezza centrale ad agire con la massima moderazione nei confronti dei manifestanti.