2011-12-19 16:36:53

Il Papa ai detenuti: sovraffollamento è pena aggiuntiva


RealAudioMP3 'La visita di Benedetto XVI a Rebibbia è stato un gesto di attenzione, non solo della Chiesa ma di tutta la società libera, per un mondo di cui si parla spesso senza conoscerlo'. All'indomani dell'incontro del Papa con i detenuti del carcere romano e del suo appello alle istituzioni per affrontare il sovraffollamento, parla ai nostri microfoni Daniela de Robert, presidente dell'associazione VIC volontari in carcere. 'E' un incontro che ha abbattuto dei muri' spiega. 'La scelta del Pontefice di incontrare i detenuti, ascoltarli e abbracciarli ha avuto un gran significato per tutti i sessantamila carcerati rinchiusi negli isituti penitenziari italiani'. 'Svolgere volontariato in carcere è oggi particolarmente importante - aggiunge la de Robert - perché il sovraffollamento comporta una perdita profonda di dignità per i detenuti'. 'I volontari li ascoltano, come ha fatto il Papa, e li accompagnano soprattutto nel momento più difficile che è quello dell'uscita dal carcere e del ritorno in una società che li respinge'. 'La chiesa da sempre non è cieca, né sorda di fronte all'emergenza delle carceri italiane' aggiunge Elisabetta Laganà, presidente della Conferenza nazionale volontariato giustizia. 'Centinania di religiosi, per la maggiorparte volontari, da sempre denunciano una situazione di grande invivibilità nei nostri istituti penitenziari'. 'Chiunque entra in un carcere si accorge oggi che è ormai ridotto a un contenitore del disagio sociale. Raduna tossicodipendenti, immigrati, malati fisici e psichici'. 'Il sovraffollamento - spiega la dott.ssa Laganà - è una pena aggiuntiva che rende il carcere invivibile, impedisce la realizzazione della funzione rieducativa che gli è assegnata dalla Costituzione e non produce sicurezza sociale'. 'Da anni noi operatori chiediamo che, come sottolineato da Benedetto XVI a Rebibbia, si vada nella direzione delle pene alternative, perché le cifre dicono chiaramente che producono meno recidiva'. 'Ma perchè il pacchetto di misure adottato dal Consiglio dei Ministri, per iniziativa del guardasigilli Paola Severino, sia davvero efficace - spiega la presidente della Conferenza nazionale volontariato giustizia - bisogna varare, come noi diciamo da tempo, un piano per il reinserimento sociale dei detenuti'. 'Ci lascia perplessi - conclude - l'investimento di 57 milioni di euro per costruire nuove carceri quando invece potrebbero essere utilizzati per questo scopo'. (a cura di Fabio Colagrande)








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