2011-12-18 16:14:25

Il presidente Napolitano ad Assisi per assistere al concerto di Natale


“Il voto di fiducia incassato venerdì dal governo è certamente un passo importante. Il Parlamento ha dato una grande prova”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ieri mattina, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi per assistere al concerto di Natale in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. “E’ sempre emozionante tornare ad Assisi”, ha detto. Prima di far ritorno a Roma il Capo dello Stato ha visitato la tomba del Patrono d’Italia, quindi il pranzo con i frati del Sacro Convento. “Gioia” per la visita di Napolitano dalla comunità francescana. Al microfono di Paolo Ondarza, padre Giuseppe Piemontese, custode del Sacro Convento:RealAudioMP3

R. - Le due cose che, in un primo momento, il presidente ha voluto fare sono state la visita alla Tomba di San Francesco e l’intervento al Concerto di Natale. Non siamo stati noi ad accompagnarlo alla Tomba di San Francesco, ma si è trattato di una richiesta che ha fatto espressamente lui.

D. - L’attenzione alla figura del poverello da parte del presidente della Repubblica ribadisce la centralità di San Francesco quale riferimento per la storia del Paese. Oggi il presidente ha ammirato il Cantico delle Creature di San Francesco del XIII secolo, uno tra i primi componimenti poetici in lingua italiana…

R. - Abbiamo fatto trovare al presidente il Codice 338 che riporta gli scritti di San Francesco e in modo particolare il Cantico delle Creature: volevamo, appunto, evidenziare il fatto che la cultura italiana, la lingua italiana, i valori del popolo italiano hanno avuto in San Francesco uno dei padri fondatori. Questo il presidente lo sa. Gli abbiamo anche donato una copia anastatica di questo Codice 338. San Francesco è uno dei Padri della nazione italiana e le basiliche papali di Assisi sono uno dei luoghi della nazioni per l’architettura, per i maestri che l’hanno costruita, per i pittori che l’hanno affrescata, per i temi che sono trattati.

D. - Il presidente si è poi fermato a pranzo con voi e per l’occasione gli avete offerto una torta con il tricolore. Che cosa ha detto alla vostra comunità in questo momento conviviale?

R. - Non ha fatto discorsi particolari. Noi abbiamo saputo soltanto ieri che si sarebbe fermato a pranzo, ma la sua presenza era visibilmente compiaciuta e contenta di essere in mezzo a noi. Ci ha fatto capire che ha apprezzato questo momento di familiarità.

D. - Padre Piemontese, alla luce di questa visita, quale augurio si può fare all’Italia in questo delicatissimo momento storico?

R. - Auguriamo che, al di là delle nebbie di questi giorni, possa intravedersi veramente la luce: una luce che ci viene suggerita, proposta ed offerta da San Francesco, dal suo amore per il Signore, dal suo amore per tutte le creature. Forse se ci poniamo in questa prospettiva, saremo capaci di sostenerci gli uni gli altri, in una solidarietà che preluda a tempi migliori. (mg)







All the contents on this site are copyrighted ©.