2011-12-17 14:53:05

Pakistan: le donne principali vittime delle violenze talebane nelle aree tribali


Nelle aree tribali del Pakistan, le donne sono vittime di abusi, stupri, mutilazioni e altre violenze da parte dei talebani. Nella maggioranza dei casi, i crimini restano impuniti. Lo denuncia l'organizzazione per i diritti umani "Khwendo Kor" ("La casa delle sorelle" in pashtun), nel rapporto intitolato “Impatto della crisi su donne e ragazze nella Fata”. Il documento, scritto con il sostegno di gruppi femminili delle Nazioni Unite, racchiude storie di quotidiana violenza nelle Fata, le aree tribali di amministrazione federale, nel nordovest del Pakistan, lungo il confine con l’Afghanistan. La zona è controllata dai talebani, cui il governo centrale di Islamabad ha concesso ampi poteri – fra cui l’introduzione della legge islamica, la sharia – pur di raggiungere una tregua con i fondamentalisti. Dalla fine della guerra fra esercito e miliziani, le donne sono i soggetti più colpiti dalle violenze estremiste: in particolare, le due categorie più a rischio sono le vedove e le ragazzine. A questo, riporta AsiaNews, si aggiungono un calo progressivo dell’influenza delle donne nella società pakistana e l’impossibilità di far valere i loro diritti. Attivisti e intellettuali cristiani e musulmani hanno chiesto al governo e alla comunità internazionale di intervenire a tutela dei diritti delle donne, arginando la progressiva “islamizzazione” del Pakistan. Il vicario generale della diocesi di Faisalabad collega queste violenze al disegno di legge governativo, in via di approvazione, che mira a “punire le pratiche contro le donne”. “È un tentativo di resistenza - precisa padre Khalid Rasheed Asi - per far capire al governo che i talebani non accetteranno leggi favorevoli alle donne nella Fata”. (G.C.)







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