Clima ecumenico per l'illuminazione in Piazza San Pietro dell'albero di Natale donato
dall'Ucraina
Si è svolta ieri pomeriggio in Piazza San Pietro, in un intenso clima ecumenico, la
cerimonia dell’illuminazione dell’albero di Natale, alla presenza di esponenti della
Chiesa cattolica e di quella ortodossa dell’Ucraina. Un abete rosso di 60 anni dalla
mole imponente, alto 30 metri, con un tronco di 56 cm.da cui si staccano circa 700
rami, proveniente quest’anno dalla provincia della Transcarpazia. Il servizio di Claudia
Di Lorenzi:
E’ stupore
improvviso quello che illumina i volti, mentre l’albero di Natale si accende di bagliori
colorati e si mostra al suo pubblico nella più sfavillante delle vesti. E’ luce che
si accende ad illuminare la notte e l’animo conduce a quell’umile mangiatoia, dove
il Figlio di Dio fatto uomo donò al mondo la luce della Salvezza. Anche quest’anno
in Piazza San Pietro, la cerimonia di accensione dell’abete è metafora della venuta
di Cristo che illumina di senso la Storia dell’uomo. Lo ricorda mons. Giuseppe
Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano,
intervenuto alla cerimonia:
“Qualche giorno fa, illuminando l’Albero
di Natale della Città di Gubbio, il Santo Padre ricordava che questo albero ci invita
a guardare sempre in alto, a ricordarci di Dio, con le sue luci ci invita ad essere
noi stessi luce per gli altri, attraverso il nostro esempio e la nostra testimonianza,
e a sentirci uniti”.
Il messaggio dell’albero come simbolo di unità
e di pace ha trovato eco nei saluti delle autorità religiose presenti. Così il capo
della Chiesa ucraina greco-cattolica, Svyatoslav Svyatoslav Shevchuk:
“Questo
albero è il simbolo dell’unità e della pace della Chiesa cattolica in Ucraina che,
benché esista nel rito bizantino e in quello latino, offre oggi al mondo un segno
tangibile della sua unità. (…) Questo albero è simbolo della collaborazione e della
pace tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa ucraina, testimoniata dalla rappresentanza
dei nostri fratelli ortodossi, insieme a noi qui presenti, in questa antica Piazza
San Pietro”.
Fra i presenti anche il vice-primo-ministro dell’Ucraina,
Borys Kolesnikov, secondo cui “è un grandissimo onore” per l’Ucraina che l’albero
sia collocato in Piazza San Pietro; e poi l’arcivescovo Metropolita di Lviv, mons.
Mieczyckzi Mokrzycki, che ha ricordato il 10.mo anniversario della visita del Papa
Giovanni Paolo II nel Paese, che ricorre quest’anno; infine mons. Milan
Šašik, vescovo dell'eparchia greco cattolica di Mukachevo, da cui proviene
l’albero, che ha evidenziato che solo 20 anni fa, con l’indipendenza del Paese, il
popolo ucraino ha ritrovato la libertà religiosa:
“Siamo grati che
il Signore ci abbia regalato la libertà di religione: dopo tanti anni di persecuzione
dura della Chiesa e di tutti i cristiani, specialmente della Chiesa cattolica latina
e bizantina, noi possiamo testimoniare la nostra fede”.
Ieri mattina,
ricevendo la delegazione ucraina per la consegna dell’albero, il Papa ha auspicato
che le radici cristiane del Paese, “crocevia di culture diverse, punto di incontro
tra ricchezze spirituali d’Oriente e d’Occidente”, possano “rinsaldare l’unità nazionale,
favorendo la promozione di valori autentici e condivisi”.