Congo: i missionari chiedono di pubblicare i verbali per risolvere le controversie
sul voto
“Ci sono dati che variano da una fonte all’altra. Ci sono seggi che non sono stati
contabilizzati. L’unico modo per uscire da questa situazione è quella di pubblicare
i verbali dei singoli seggi” dice all’agenzia Fides padre Loris Cattani, missionario
saveriano, animatore della Rete Pace per il Congo. Nella Repubblica Democratica del
Congo la tensione rimane alta dopo che gli avvocati di uno dei candidati alle elezioni
del 28 novembre, Vital Kamerhe, che ha chiesto alla Corte Suprema l’annullamento del
voto, hanno denunciato “una parodia di giustizia”, abbandonando l’aula della Corte.
La Corte di Giustizia deve pronunciarsi entro domani sulla validità dei risultati
pubblicati dalla Commissione Elettorale Indipendente (Ceni) che danno vincente il
Presidente uscente Kabila. Una vittoria contestata dall’opposizione, e in particolare
dal principale sfidante di Kabila, Etienne Tshisekedi. “A mio parere se la Chiesa
vuole essere profetica deve pubblicare i dati che sono in mano ai suoi 30.000 osservatori
e dire la verità, che sia a favore del Presidente uscente o di Tshisekedi” afferma
padre Loris. “Sul sito web della Ceni sono pubblicati i risultati per ogni seggio.
Se ‘Giustizia e Pace’ riuscisse a raccogliere i verbali dei suoi osservatori e li
confrontasse con quelli della Ceni potrebbe contribuire a questa operazione di verità.
Ancora meglio se la Ceni, dopo aver messo on line i risultati seggio per seggio, mettesse
sul suo sito la scansione dei verbali originari dei singoli seggi. Si otterrebbe in
questo modo la trasparenza assoluta. Insomma - continua il missionario - a mio avviso,
occorre un riconteggio dei voti a partire dai verbali di seggio, effettuato con l’attivo
coinvolgimento delle organizzazione della società civile e delle Chiese, che hanno
una forte presa sulla popolazione congolese”. Il missionario conclude avvertendo che
“la popolazione ha bisogno del ritorno alla calma per poter vivere. A Kinshasa i prezzi
dei generi di prima necessità sono aumentati e si fa pure fatica a comprare da mangiare.
Non sono solo in ballo le poltrone dei potenti, qui è in ballo il futuro del popolo
congolese”. (R.P.)