2011-12-15 15:05:25

Vertice Ue-Russia a Bruxelles, in agenda il contestato voto russo del 4 dicembre


I contestati dati delle elezioni legislative in Russia dello scorso 4 dicembre continuano ad essere in primo piano sia a Mosca che all’estero. Oggi, sono stati al centro della diretta tv dell’incontro del premier Putin con i cittadini, ma saranno la prima voce in agenda anche a Bruxelles dove oggi va in scena il delicatissimo vertice Ue-Russia. Il servizio è di Salvatore Sabatino: RealAudioMP3

Sì alle proteste nel rispetto della legge, sì al disaccordo con l'operato del potere, ma no al coinvolgimento ''nello schema della destabilizzazione della società'', come accaduto con la "rivoluzione arancione" in Ucraina. Parola di Vladimir Putin, che questa mattina, nella tradizionale diretta tv con i cittadini, quella che si svolge ogni fine anno, è stato subissato di domande sulla contestata tornata elettorale del 4 dicembre scorso. Il premier si è detto convinto che i risultati usciti dalle urne sono indiscutibili, riflettono la realtà del Paese e che è rimasto colpito positivamente dalla protesta dei giovani. Seppure sul coinvolgimento di Stati esteri nelle sommosse non ha dubbi: ''C'è chi vuole mettere in disparte la Russia – ha detto - per impedirle di dominare nel mondo''. Poi, un attacco diretto agli Stati Uniti, che sarebbero dietro la morte di Gheddafi, ed in particolare al senatore John McCain, accusato di avere la mani sporche di sangue per l'uccisione di civili nella guerra in Vietnam. Non è mancato, inoltre, un riferimento alle presidenziali di marzo, per le quali ha invitato i connazionali a votare, e all’oligarca Mikhail Prokhorov che lo sfiderà per la corsa al Cremlino, definito “un concorrente forte”. Nessun accenno, invece, al vertice Ue-Russia, che inizia oggi a Bruxelles. Un incontro che parte in uno stato di tensione, perché alla vigilia il Parlamento di Strasburgo ha chiesto, in una risoluzione, nuove elezioni in Russia e un'indagine immediata su tutte le segnalazioni di frodi e intimidazioni avvenute il 4 dicembre, durante il voto. L’Europarlamento, inoltre, si è apertamente schierato a sostegno delle manifestazioni di protesta in corso nel Paese, definendole espressione della volontà popolare.








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