2011-12-14 13:25:23

Cern: vicini alla scoperta del “bosone di Higgs”. Il commento dell’astronomo della Specola Vaticana, padre Gionti


Una ricerca che, se confermata, avrà una grande importanza per il completamento della teoria della materia. Ieri, al Cern di Ginevra, è stato annunciato che in un duplice esperimento, eseguito sotto la guida di due fisici italiani, è stata trovata la traccia del “bosone di Higgs”, ossia la particella elementare che sarebbe presente dentro i nuclei degli atomi di tutti gli elementi. Sull’importanza di questa ricerca scientifica, Alessandro Gisotti ha raccolto il commento di padre Gabriele Gionti, astronomo della “Specola Vaticana”:RealAudioMP3

R. – C’è un modello che funziona nella teoria delle particelle elementari, che si chiama il modello “Standard”, che descrive tutte le interazioni che conosciamo in natura. In questo modello c’è l’unificazione elettromagnetica e l’unificazione debole. Questo modello era stato predetto teoricamente già da tempo e aveva ricevuto il premio Nobel nel 1978. Le particelle, però, di questa interazione elettrodebole sono state scoperte solo nel 1984 da Carlo Rubbia al Cern. La massa di queste particelle, però, è data dal “bosone di Higgs”. Le particelle a cui questo bosone doveva dare massa sono state trovate; non è stato trovato invece il “bosone di Higgs” stesso dall’’84 in poi. Sono stati fatti quindi molti esperimenti al Cern per rivelare questa particella fino ad arrivare ad oggi.

D. – Quali potrebbero essere le prospettive, un cambio di visione?

R. – No, questo è il punto: semplicemente viene ulteriormente confermato il modello elettrodebole. Non c’è ancora nessun segnale che possa puntare ad una nuova fisica.

D. – I giornali titolano oggi con enfasi “trovata la traccia della particella di Dio”: una pretesa. Sembra anche un po’ ricordare la Torre di Babele...

R. – Sì. Uno dei motivi per cui viene chiamata “particella di Dio” è perché era introvabile: dall’’84 ad oggi sono passati un po’ di anni. Molti studenti hanno fatto le loro tesi di laurea al Cern, volendo arrivare a questa particella, ma non l’hanno trovata. Quindi, i modelli teorici che abbiamo non si sono ancora verificati e non capisco perché si dica “una scienza che riesce a comprendere tutto” se anche questi modelli teorici che abbiamo, e su cui tutti sembravano d’accordo, non sono stati ancora verificati ... (ap)







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