2011-12-13 14:38:55

Portogallo: messaggio per il Natale del vescovo di Leiria-Fátima


«Soprattutto nella luce del Natale e in particolare in un contesto storico segnato da una generalizzata crisi, occorre un mutamento di rotta: riscoprire uno stile di vita più sobrio improntato alla solidarietà e all’accoglienza dei più deboli». Lo sottolinea mons. António Augusto dos Santos Marto, vescovo di Leiria-Fátima, in un messaggio inviato ai fedeli per un «Natale di speranza, di sobrietà e di solidarietà». Non si tratta - spiega il presule ripreso da L'Osservatore Romano - di ricercare soltanto soluzioni di natura tecnica, rimedi mirati per superare l’attuale crisi economico-finanziaria: «Occorrono profondi cambiamenti “culturali” che responsabilizzino la vita delle singole persone, della famiglia, della società intera». Insomma una «conversione a una nuova mentalità» fondata sui principi immutabili, etici e razionali che, è auspicabile, dovrebbero regolare la convivenza nel consorzio umano, a partire dal rispetto dell’inviolabile dignità della persona. Il traguardo, difficile da raggiungere e mai definitivo, è la costruzione di una società «fondata sulla speranza di un umanesimo aperto alla trascendenza, che si ponga l’obiettivo di una vita felice per tutti». Come gran parte dell’Europa — scrive il vescovo — il Portogallo «è colpito da una crisi profonda che potrebbe degenerare in conseguenze ben più acute». Il Natale è un’occasione privilegiata, personale e comunitaria per la «condivisione evangelica dei beni e dei talenti, in particolare con gli esclusi e gli ultimi della società, con le molte famiglie fragili e più in difficoltà». In tal senso monsignor dos Santos Marto incoraggia a partecipare alle «concrete» iniziative diocesane di solidarietà avviate per il Natale. Tra queste un progetto «per i poveri e i deboli» che coinvolge il santuario mariano di Fátima: saranno destinate alla Caritas Portogallo le offerte dei visitatori e dei pellegrini. Come è accaduto negli ultimi anni, il santuario rinnova l’invito a «dare prova di solidarietà e di condivisione con i più bisognosi». Il presule ricorda i dati della Caritas portoghese sulla situazione socio-economica del Paese che evidenziano il «crescente aumento del rischio di povertà tra le famiglie portoghesi». In particolare, nei primi dieci mesi del 2011, le Caritas diocesane hanno offerto aiuto a circa ventottomila nuclei familiari, «un incremento numerico significativo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente». In questo contesto, il vescovo di Leiria-Fátima chiede che «nessuno rimanga indifferente alla sofferenza degli altri», perché «i gesti di solidarietà sono segni di speranza in mezzo alla crisi, sono esempi che spingono a rendere il mondo più umano, più bello, più cristiano». In più occasioni l’episcopato portoghese ha denunciato che nel Paese sono in aumento le disuguaglianze e che l’equità nella distribuzione delle prestazioni sociali sembra progressivamente affievolirsi. Ripetuti sono stati gli appelli a ricercare nuove forme di economia improntate alla solidarietà per sfuggire ai meccanismi troppo spesso spietati dei mercati che «sembrano smarrire sempre più la dimensione etica». (R.P.)







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