KENYA: Terminato il pellegrinaggio dell'urna di Don Bosco
Vescovi, ragazzi di strada, rifugiati attorno a Don Bosco
Nei giorni
scorsi l’urna di Don Bosco ha proseguito la sua peregrinazione in Kenya tra omaggi
pubblici e manifestazioni di devozione da parte di giovani, fedeli e autorità religiose.
Domenica 4 dicembre si è svolta la celebrazione nazionale. Grande è stato l’impegno
per l’organizzazione della giornata. La cerimonia si è svolta presso il Santuario
di Maria Ausiliatrice di Upper Hill, Nairobi. L’Eucaristia è stata ritmata da diverse
danze culturali. A celebrarla c’erano mons. Peter Kihara, vescovo di Marsabit, mons.
Anthony Muheria di Kitui, e il Nunzio Apostolico, mons. Alain Paul Lebeaupin, affiancati
da 20 sacerdoti, salesiani e non salesiani. “Don Bosco è un santo per tutta la Chiesa”
ha ricordato mons. Kihara nell’omelia. Conclusa la celebrazione, nel pomeriggio la
reliquia del santo è stata portata presso il Noviziato salesiano di Mutuini e le opere
Don Bosco Youth Educational Services (DBYES) e Don Bosco Boys Town. Il giorno successivo
la reliquia ha raggiunto Machakos, a circa 80 km dalla capitale. Prima di raggiungere
l’opera di Nzaikoni, per espressa volontà del vescovo, l’urna ha sostato presso la
Cattedrale cittadina. Quindi, accompagnata da un folto e colorato corteo, ha proseguito
il suo viaggio verso la presenza salesiana, per poi ritornare a Nairobi, presso il
Teologato salesiano di Utume. Qui l’accoglienza è stata curata dalla comunità degli
studenti di teologia e dai ragazzi del “Bosco Boys”, comunità di accoglienza per minori
svantaggiati, che hanno animato le attività con le loro performaces musicali. All’indomani
gli stessi ragazzi del “Bosco Boys” hanno accompagnato l’urna nei vari centri salesiani
da loro frequentati. Dapprima sono stati in processione a Langata, dove avevano organizzato
un momento di preghiera con canti, riflessioni e l’offerta di un fiore da parte di
ciascuno; poi, con una processione illuminata dalle candele, hanno raggiunto il centro
principale di Kuwinda, dove è stata celebrata l’Eucaristia ed è stata trascorsa la
notte in veglia di preghiera. Significativa è stata la giornata del 7 dicembre.
L’urna è stata portata al campo profughi di Kakuma, dove risiedono circa 80.000 rifugiati.
Erano presenti il vescovo della diocesi di Lodwar, mons. Dominic Kimegich, il signor
Eric Wanyonyi, ufficiale del distretto, rappresentanti dell’ONU e di altre agenzie
e ONG internazionali. Tantissimi i profughi cristiani, specie di etnia turcana, che
hanno reso omaggio alla reliquia del santo e che hanno poi preso parte all’Eucaristia
presso la chiesa del centro. Quindi l’urna è stata condotta presso la scuola professionale
salesiana, sempre presso il campo di Kakuma. È stata l’ultima giornata della peregrinazione
della reliquia di Don Bosco in Kenya. Nel pomeriggio l’urna è stata riportata presso
il centro Ispettoriale di Upper Hill, a Nairobi. Per tutta la serata e la notte si
è svolta una veglia con canti, preghiere e filmati su Don Bosco, alla quale hanno
partecipato un gran numero di persone, che sono rimaste fino alla messa di saluto,
celebrata alle 5 del mattino del giorno successivo. (ANS – Nairobi)