Russia. Chiesa ortodossa sulle manifestazioni: la cosa più importante è la pace civile
“Non possiamo che esprimere soddisfazione per il fatto che le manifestazioni in tutte
le città russe si siano svolte pacificamente e nel rispetto della legge”. E’ quanto
ha detto, dopo le manifestazioni di sabato scorso promosse in tutta la Russia per
protestare contro presunti brogli elettorali, l’arciprete Vsevolod Chaplin, capo del
Dipartimento del Patriarcato ortodosso di Mosca per le relazioni tra Chiesa e società.
“Ora la cosa più importante – ha sottolineato – è mantenere la pace civile. Sono state
sollevate – ha spiegato l’arciprete ortodosso le cui parole sono state riprese dall'agenzia
AsiaNews – serie domande, non comode per le autorità”. “Speriamo – ha aggiunto – che
risponderanno in modo adeguato e onesto”. Il premier russo, Vladimir Putin, ha detto
che le manifestazioni in Russia rientrano nell’ambito di “una protesta democratica
di una parte della società”, non contenta “dell’esito delle elezioni”. “Rispettiamo
– ha detto Putin - il punto di vista dei manifestanti, li ascoltiamo e lo faremo ancora:
è un loro diritto”. Il presidente russo, Dimitri Medvedev, ha ribadito di aver chiesto
al governo di avviare indagini sulle denunce di brogli, ma ha escluso che il voto
possa essere ripetuto. Le consultazioni legislative dello scorso 4 dicembre sono state
vinte dal partito “Russia Unita”. Secondo la Commissione elettorale, lo schieramento
di Putin e Medvedev ha vinto le elezioni con il 49,5% dei consensi. Nel 2007, aveva
invece ottenuto il 64% delle preferenze. (A.L.)