Domenica
11 Dicembre 2011 - Padre Piero Gheddo, prete, giornalista, missionario
e scrittore ai nostri microfoni racconta come è stato accompagnato da Dio verso
“le sue vocazioni” e come ha capito che il parlare all’altro dell’amore di Dio
sarebbe stata la sua missione. Padre Gheddo si racconta e ci racconta la sua
esperienza servendosi del suo ultimo lavoro Meno male che Cristo c’è edito da Lindau
e sfogliando le sue pagine ci spiega quanto il Vangelo sia necessario ad uno
sviluppo umano Integrale,come disse già Papa Paolo VInell’enciclica Popolorum
Progressio. Al centro del pensiero di padre Gheddo infatti è la parola
di Dio che garantisce uno sviluppo che possa permettere un cambiamento interno,
uno sviluppo che viene da Dio all’uomo così che la felicità dell’uomo ottenuta
per mezzo di esso possa poi tornare a Dio. Questo si mostra evidente nei
paesi del terzo mondo come in quelli del I che effettivamente oggi necessitano prima
di tutto di un modo di pensare, di un indirizzamento verso l’ “essere” prima del “fare”. Padre
Gheddo in questa chiacchierata si preoccupa dei paesi lontani dall’Italia che
ha visitato, quelli che con fatica oggi tentano di vivere un cambiamento, ma non dimentica
le approfondite considerazioni sul I mondo che in questo momento soprattutto necessita
di una rievangelizzazione e si augura che possa prendere esempio dalle giovani Chiese
nelle quali l’entusiasmo della Fede è rinnovato e lo Spirito Santo è
presente quotidianamente.