2011-12-12 14:53:30

Nigeria. “Attacchi per creare tensione alla vigilia di Natale” denuncia l’arcivescovo di Jos


“Non abbiamo informazioni specifiche sull’identità degli attentatori e non possiamo quindi affermare che si tratti di appartenenti della setta Boko Haram” dice all’agenzia Fides mons. Ignatius Ayau Kaigama arcivescovo di Jos, capitale dello Stato di Plateau (Nigeria centrale), dove nella notte tra sabato 10 e domenica 11 dicembre, tre bombe sono esplose in tre locali affollati di persone che guardavano una partita di calcio alla televisione, provocando almeno un morto e una decine di feriti. Vi sono sospetti che gli attentati siano stati commessi dalla setta Boko Haram molto attiva negli Stati settentrionali della Federazione . “Quello che sappiamo è che questi attacchi sono stati perpetrati da un gruppo di giovani, e si teme che facciano parte di una strategia per creare tensione prima di Natale. È evidente il disegno di instillare paura prima delle feste” dice l’arcivescovo di Jos. Mons. Kaigama apprezza comunque l’operato delle forze dell’ordine “che sono intervenute sul luogo degli attentati in maniera rapida” e sottolinea, allo stesso tempo, che “questi attacchi sono avvenuti in una piccola area di Jos, non hanno riguardato l’intera città. Quando la stampa riferisce di attentati a Jos e nello Stato di Plateau spesso si esagerano le descrizioni. Sembra che sia coinvolta l’intera città o l’intero Stato, ma non è così, perché gli attacchi coinvolgono solo alcune aree. Anzi sono contento di potere affermare che le forze di sicurezza sono alquanto efficienti e sono in grado di intervenire rapidamente per riprendere in mano la situazione. Spero che gli attacchi non accadono più ma per questo bisogna essere maggiormente pro-attivi”. Mons Kaigama aggiunge che “Jos è una città molto bella con un clima fresco che attira sia residenti stanziali da altre parti della Nigeria sia turisti. Penso che questo sia parte del problema. A Jos vi sono diversi gruppi anche religiosi, cristiani e musulmani, che cercano di vivere in pace e nella convivenza. C’è qualcuno che vuole distruggere tutto questo. Non si può ricondurre il problema della violenza a Jos e dintorni solo alle tensione tra cristiani e musulmani, che pure esistono e vanno superate, ma si devono prendere in considerazione anche gli aspetti politici ed economici, e soprattutto se vi sia il progetto di distruggere gli esempi delle popolazioni nigeriane di vivere in pace ed in armonia” conclude l’Arcivescovo di Jos. (R.P.)







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