Nigeria. “Attacchi per creare tensione alla vigilia di Natale” denuncia l’arcivescovo
di Jos
“Non abbiamo informazioni specifiche sull’identità degli attentatori e non possiamo
quindi affermare che si tratti di appartenenti della setta Boko Haram” dice all’agenzia
Fides mons. Ignatius Ayau Kaigama arcivescovo di Jos, capitale dello Stato di Plateau
(Nigeria centrale), dove nella notte tra sabato 10 e domenica 11 dicembre, tre bombe
sono esplose in tre locali affollati di persone che guardavano una partita di calcio
alla televisione, provocando almeno un morto e una decine di feriti. Vi sono sospetti
che gli attentati siano stati commessi dalla setta Boko Haram molto attiva negli Stati
settentrionali della Federazione . “Quello che sappiamo è che questi attacchi sono
stati perpetrati da un gruppo di giovani, e si teme che facciano parte di una strategia
per creare tensione prima di Natale. È evidente il disegno di instillare paura prima
delle feste” dice l’arcivescovo di Jos. Mons. Kaigama apprezza comunque l’operato
delle forze dell’ordine “che sono intervenute sul luogo degli attentati in maniera
rapida” e sottolinea, allo stesso tempo, che “questi attacchi sono avvenuti in una
piccola area di Jos, non hanno riguardato l’intera città. Quando la stampa riferisce
di attentati a Jos e nello Stato di Plateau spesso si esagerano le descrizioni. Sembra
che sia coinvolta l’intera città o l’intero Stato, ma non è così, perché gli attacchi
coinvolgono solo alcune aree. Anzi sono contento di potere affermare che le forze
di sicurezza sono alquanto efficienti e sono in grado di intervenire rapidamente per
riprendere in mano la situazione. Spero che gli attacchi non accadono più ma per questo
bisogna essere maggiormente pro-attivi”. Mons Kaigama aggiunge che “Jos è una città
molto bella con un clima fresco che attira sia residenti stanziali da altre parti
della Nigeria sia turisti. Penso che questo sia parte del problema. A Jos vi sono
diversi gruppi anche religiosi, cristiani e musulmani, che cercano di vivere in pace
e nella convivenza. C’è qualcuno che vuole distruggere tutto questo. Non si può ricondurre
il problema della violenza a Jos e dintorni solo alle tensione tra cristiani e musulmani,
che pure esistono e vanno superate, ma si devono prendere in considerazione anche
gli aspetti politici ed economici, e soprattutto se vi sia il progetto di distruggere
gli esempi delle popolazioni nigeriane di vivere in pace ed in armonia” conclude l’Arcivescovo
di Jos. (R.P.)