Myanmar: in un video l'incontro tra Aung San Suu Kyi e il cardinale Martino
I cattolici birmani hanno diffuso un video su YouTube, che documenta l’incontro fra
la leader democratica Aung San Suu Kyi e il cardinale Raffaele Martino, avvenuto a
margine dei festeggiamenti per il centenario della cattedrale di Santa Maria a Yangon,
lo scorso 8 dicembre. L’alto prelato vaticano ha presieduto la funzione in qualità
di delegato di papa Benedetto XVI, del quale è stato letto un messaggio nel corso
della messa. La Nobel per la pace, di religione buddista, ha voluto seguire per intero
il rito cattolico, per sottolineare il principio della libertà religiosa e dell’armonia
fra le diverse fedi in Myanmar. L’evento tenuto in concomitanza con la festa dell’Immacolata
Concezione ha celebrato il più importante luogo di culto cristiano del Paese; per
l’occasione sono intervenuti anche rappresentati del governo birmano, vescovi birmani
e non, un centinaio di sacerdoti, suore e migliaia di fedeli. Il video ripreso da
Burma VJ Media e della durata di circa 15 minuti mostra alcuni fra i momenti più importanti
della giornata di festa per la Chiesa birmana. Il video si apre con le immagini dell’incontro
fra il cardinale Martino e Aung San Suu Kyi, nel quale l’alto prelato – confermano
fonti dell'agenzia AsiaNews – loda il coraggio della “Signora”, invitandola a continuare
il lavoro per il bene del Paese e della popolazione. Il breve colloquio è stato seguito
da un incontro a tre, cui ha partecipato anche l’arcivescovo locale mons. Charles
Bo. Fra gli altri, resta impresso il momento dell’ingresso della leader della Lega
nazionale per la democrazia (Nld) nella cattedrale, accolto da un caloroso applauso
dei fedeli e una lunga sequela di strette di mano. La Nobel per la pace ha seguito
con attenzione l’intera durata della messa – in inglese, birmano e, in alcuni passaggi,
sono stati utilizzati anche dialetti delle minoranze etniche – a testimonianza del
valore profondo delle religioni come mezzo di dialogo e di pace. Infine, il saluto
con il porporato vaticano e la stretta di mano a conclusione della messa. Negli ultimi
giorni Aung San Suu Kyi ha più volte chiesto ai fedeli delle diverse religioni – unite
– di sostenere la lotta per le riforme in Myanmar. Di recente si è rivolta ai vescovi
cattolici e protestanti birmani, riuniti in assemblea, ricordando loro che la pace
è solo il primo passo di un cammino che deve portare a “riforme durature” nel solco
della democrazia. Nell’incontro con i prelati – 11 cattolici e 4 protestanti – la
donna ha fatto un parallelo fra pace e sviluppo, confermando che la cooperazione fra
persone di fede diversa è “cruciale” per assicurare “pari diritti a tutti”. La leader
della Nld ha infine auspicato la fine dei conflitti fra esercito birmano e milizie
etniche, insieme a un rafforzamento nel settore dell’istruzione, quale condizione
necessaria per un vero sviluppo. (R.P.)