Elezioni locali in Siria: popolazione in “sciopero dignità”
Urne aperte oggi in Siria per il rinnovo dei Consigli municipali, ma i seggi elettorali
secondo attivisti saranno boicottati nell'ambito di un'azione di “disobbedienza civile”
contrassegnata da un primo sciopero generale in diverse località del Paese. Ieri,
sono giunte notizie di repressione del regime e, nel sud e nel nordovest, di scontri
tra forze lealiste e militari disertori, con almeno 54 persone che hanno perso la
vita tra venerdì e domenica scorsi. Il servizio di Fausta Speranza:
Il ministro
per l'Amministrazione locale, Omar Ghalawnji, assicura che è tutto a posto per le
elezioni municipali: 42.899 candidati si sfidano per aggiudicarsi i 17.588 seggi dei
Consigli regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali. “Il ministro ha invitato
i cittadini a esercitare il loro diritto costituzionale”, affermando che “in Siria
la democrazia è una pratica da anni consolidata”. Di tutt’altro avviso gli attivisti
che ribadiscono l’appello alla popolazione a disertare i seggi e parlano di successo
dello sciopero definito della dignità. Sembra che nelle città calde di Daraa, Idlib
e in alcuni quartieri di Damasco lo sciopero abbia avuto una adesione quasi totale:
numerosi video amatoriali mostrano strade vuote e saracinesche abbassate. L'agenzia
ufficiale Sana mostra invece foto dei principali mercati delle città del Paese “aperti
e attivi” e torna a parlare di gruppi terroristici sostenuti dall'estero. Guardando
al piano internazionale, i ministri degli Esteri dei Paesi della Lega araba fanno
sapere che si incontreranno sabato prossimo, 17 dicembre, per discutere la risposta
all'accettazione condizionata da parte della Siria di un piano di pace arabo, mirato
a porre fine alla repressione dei manifestanti che chiedono democrazia. La Lega araba
ha proposto alla Siria un piano di pace che prevede il ritiro delle truppe dalle città
e l'ingresso nel Paese di osservatori stranieri e l'ha minacciata di pesanti sanzioni
economiche se non lo accetterà. La Siria ha risposto ponendo numerose condizioni e
la Lega ha rinviato più volte l'ultimatum per far scattare le sanzioni. Ora la scadenza
è per sabato prossimo.