Sri Lanka. Giornata di preghiera per suor Eliza ingiustamente accusata di “vendere
bambini”
I cattolici della diocesi di Colombo osserveranno domani una giornata di preghiera
per la sicurezza e la protezione delle Missionarie della Carità e l’ostello Prem Nivesa
di Moratwa. Lo ha chiesto il cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo. Il
28 novembre scorso, le autorità avevano fatto irruzione nell’ostello per ragazze madri
gestito dalle Missionarie e arrestato suor Mary Eliza, la madre superiora, accusandola
di “vendere bambini”. L’8 dicembre scorso - riferisce l'agenzia AsiaNews - il governo
dello Sri Lanka ha fatto le sue scuse alle Missionarie, definendo la questione “molto
seria e delicata” e aggiungendo che “se sono stati commessi degli errori, il governo
prenderà provvedimenti per correggerli”. L’ultima dichiarazione sembra rispondere
al cardinale Ranjith, che il 5 dicembre scorso ha indetto una conferenza stampa per
chiedere a media e autorità di ritirare le accuse “infondate” contro il Prem Nivesa.
Secondo padre Benedict Joseph, portavoce della diocesi di Colombo, il caso si sistemerà
presto. Tuttavia, aggiunge, “anche se apprezziamo le scuse giunte da alcune personalità
del governo, crediamo che lo Stato debba rilasciare un comunicato ufficiale per ritirare
tutte le accuse a carico di suor Eliza e il suo Prem Nivesa”. Dalla nascita della
Congregazione, suor Eliza è la prima Missionaria della Carità a essere arrestata.
Rilasciata su cauzione il 29 novembre scorso, la religiosa affronterà la prima udienza
il 15 dicembre prossimo. (R.P.)