Manovra in Italia. Si lavora agli emendamenti. Monti: saldi e struttura invariati
In Italia prosegue l’iter parlamentare della manovra anticrisi del governo, attualmente
al vaglio delle Commissioni. Il premier, Mario Monti, ha ribadito che i saldi e la
struttura non si toccano e che dunque il margine di trattativa è limitato. Tuttavia,
sono stati presentati più di mille emendamenti. I partiti continuano a trattare con
l’esecutivo, il quale potrebbe porre la questione di fiducia. I sindacati, infine,
dopo aver proclamato lo sciopero generale per lunedì prossimo chiedono un incontro
urgente con il presidente del Consiglio.
Russia Manifestazioni oggi
in diverse città della Russia indette da attivisti e opposizioni contro i risultati
delle elezioni legislative della settimana scorsa, che hanno decretato la vittoria
di “Russia Unita”, il partito del premier, Vladimir Putin. Evento clou questa sera
a Mosca, dove si sono già radunate migliaia di persone. Gli organizzatori della protesta
– che chiedono nuove elezioni – hanno annunciato più di 100 mila partecipanti, contro
i 30 mila previsti. Folla in piazza anche a San Pietroburgo. Per gli osservatori si
tratta della maggiore manifestazione di dissenso politico dalla caduta dell’Unione
Sovietica.
Repubblica Democratica del Congo Sale la tensione nella
Repubblica Democratica del Congo, dopo il contestato voto che ha riconfermato alla
presidenza Joseph Kabila. Ieri sera, il suo rivale Tshisekedi si è autoproclamato
vincitore, tuttavia, stamattina ha lanciato un appello alla calma alla luce dei primi
episodi di violenza che si sono registrati nella capitale Kinshasa. La situazione
rischia di esplodere a causa dei forti sospetti e delle accuse di brogli e manipolazioni
del voto.
Siria Prosegue la repressione delle forze di sicurezza
in Siria ai danni dei manifestanti antigovernativi: stamattina altre nove vittime
tra i civili, che si aggiungono alle 44 di ieri. Per il rappresentante del Consiglio
nazionale siriano - oggi in visita in Italia – i morti dall’inizio delle rivolte sono
un migliaio. Il diplomatico, inoltre, ha lanciato un appello alla comunità internazionale
e alla Lega Araba per convincere la Russia ad aprire sulle sanzioni contro Damasco.
Yemen Giuramento
stamattina a Sanaa, nello Yemen, del nuovo governo di unità nazionale che dovrà assicurare
la transizione politica del Paese dopo dieci mesi di crisi e rivolte. L’esecutivo,
composto da rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione, resterà in carica
fino al prossimo febbraio quando ci saranno nuove elezioni presidenziali. Nell’occasione,
il capo di stato Saleh lascerà definitivamente il potere, dopo oltre 30 anni, in cambio
dell’immunità.
Medio Oriente Si riaccende la tensione in Medio Oriente.
Stamattina, quattro razzi palestinesi sono caduti sul territorio israeliano in seguito
ad un raid aereo ebraico sulla striscia di Gaza. Non si registrano vittime, mentre
in queste ore c’è stato il funerale del bambino palestinese di 12 anni, morto per
le ferite riportate ieri in un’altra incursione dell’aviazione israeliana.
Libia Il
nuovo governo libico è pronto a perdonare coloro che hanno combattuto a fianco di
Muammar Gheddafi: lo ha annunciato oggi il leader del Consiglio nazionale di transizione
(Cnt), Mustafa Abdel Jalil, aprendo a Tripoli la Conferenza di riconciliazione nazionale
organizzata proprio dal Cnt.
Clima-Durban Rinviata a stamattina la
riunione finale della 17.ma Conferenza sul clima dell'Onu in corso a Durban, in Sudafrica.
Resta da sciogliere il nodo del 2020 come scadenza per l’entrata in vigore di un nuovo
Trattato – in sostituzione di quello di Kyoto – da firmare nel 2015. Al momento, non
si esclude rinvio dell'assemblea al summit Onu sullo sviluppo sostenibile, in programma
il prossimo anno a Rio de Janeiro.
Costa d’Avorio-elezioni Ultimi
preparativi per le elezioni legislative in programma domani in Costa d'Avorio. Si
tratta di un banco di prova per il Paese, che punta a uscire definitivamente dalla
crisi politica apertasi con le presidenziali dell’anno scorso. I sostenitori dell’ex
presidente Gbagbo, arrestato per crimini di guerra e detenuto all’Aja, hanno fatto
sapere che boicotteranno la tornata. (Panoramica internazionale a cura di
Eugenio Bonanata e Giovanni Cossu)
Bollettino del Radiogiornale della
Radio Vaticana Anno LV no. 344