Corea del Sud: i vescovi promuovono la "Nuova Evangelizzazione" per il 2012
Promuovere una “Nuova Evangelizzazione” e rafforzare l’impegno sui alcuni temi prioritari
fra cui la famiglia, la vita, gli anziani, le piccole comunità cristiane, l’opera
missionaria e la spiritualità del martirio. Sono questi i punti essenziali delle lettere
pastorali dei vescovi sud-coreani per il 2012, diffuse in questi giorni di Avvento
e riportate dall'agenzia AsiaNews. Nella lettera intitolata “Nuova evangelizzazione
in una nuova era, richiamando lo spirito del Concilio Vaticano II”, il cardinale Nicholas
Cheong Jin-Suk, arcivescovo di Seoul, ha invitato i fedeli a trarre ispirazione dalle
idee conciliari, che ancora oggi “sono un punto di riferimento essenziale” per affrontare
le sfide della società moderna e risolverne i problemi. Mons. Thaddeus Cho Hwan-kil,
arcivescovo di Daegu, promuove invece la partecipazione attiva al secondo Sinodo dell’arcidiocesi,
che nel 2011 ha celebrato il centenario della nascita, definendola un’“opportunità
di rinnovamento”. Nella lettera intitolata “L’Evangelizzazione comincia dalla famiglia“
l’arcivescovo di Gwangju, mons. Hyginus Kim Hee-Joong ha ricordato come il compito
di annuncio vada promosso sin dalle mura domestiche, perché “la famiglia è la base
solida” su cui poggia la “nuova evangelizzazione”. Egli auspica anche che le famiglie
siano “testimoni di preghiera, proclamazione del Vangelo e al servizio del mondo”.
Mons. Matthias Ri Iong-hoon, vescovo di Suwon e presidente della Commissione di Giustizia
e pace della Conferenza episcopale, ricorda invece la strenua difesa della vita e
le battaglie contro i contraccettivi, l’eutanasia, l’aborto e quanto sia contrario
alla dignità della vita umana. A questo si aggiunge la campagna ambientalista contro
il “Progetto dei quattro grandi fiumi“ e la costruzione di una base navale sull’isola
di Jeju. La Chiesa sud-coreana è fra le più importanti e attive di tutta l’Asia e
registra un aumento costante dei fedeli: i cattolici sono oltre 5 milioni e costituiscono
più del 10% della popolazione totale. (M.R.)