La luce di Cristo illumina le tenebre del mondo: questa, in sintesi, la riflessione
dei vescovi canadesi per il Santo Natale. In un messaggio a firma di mons. Richard
Smith, presidente della Conferenza episcopale del Canada, si sottolinea che “la nuova
luce che emana da Cristo è il segno della misericordia di Dio che ci strappa dalle
tenebre e dalla morte, per guidarci verso la pace”. D’altronde, affermano i presuli,
“le tenebre e la morte prendono forme diverse nel nostro mondo. Basta guardare o ascoltare
ogni giorno l’attualità: disoccupazione, fame, insicurezza economica, violenze tra
le nazioni ed all’interno dei Paesi, criminalità, maltrattamenti dei bambini, aborto,
inquinamento e degrado ambientale, schiavitù, tratta degli esseri umani, matrimoni
infranti e famiglie disgregate”. Ma di fronte a tali “sofferenze ed insicurezze umane”,
scrive la Conferenza episcopale canadese, “Cristo ha aperto la strada verso una nuova
alba”, “ha visitato il suo popolo e l’ha guardato con benevolenza”. “Dio è fedele
alla sua promessa – si legge ancora nel messaggio – Quali che siano le nostre sofferenze
o i nostri fallimenti, la sua misericordia ci fa trovare il perdono e condividere
la compassione”. In questo senso, “anche al culmine della peggiore violenza, Cristo
ci guida verso la pace con Dio e verso la riconciliazione tra gli uomini”. Ed è questo,
quindi, “il miracolo della notte di Natale: la gloria del Signore che risplende tra
le tenebre”. Il messaggio della Chiesa canadese si conclude con l’auspicio che “la
stessa di Cristo possa soddisfare le speranze degli uomini e guidarli sulle vie della
pace”. (I.P.)