Ucraina. L'arcivescovo maggiore di Kiev: la Chiesa difende i diritti dei detenuti
L'arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica
ucraina, ha ricordato in un’intervista rilasciata ieri al Servizio d’informazione
religiosa del Paese (Risu) i cui stralci sono stati riportati in italiano dal Sir,
che “la Chiesa prega per tutte le persone che soffrono e si trovano in carcere” e
che si fa “voce di chi è emarginato o costretto al silenzio”. Alla domanda del giornalista
se pregasse anche per Yulia Tymoshenko, l’ex primo ministro dell’Ucraina condannata
l’11 ottobre scorso a sette anni di prigione e tre di interdizione dai pubblici uffici
per abuso di potere, il prelato ha detto: “È il detenuto più famoso in Ucraina e in
Europa, ma le carceri sono piene anche di sconosciuti. La Chiesa deve pregare per
loro e deve difendere, secondo le sue modalità, i diritti di tutti i perseguitati,
noti e dimenticati”. “Ci sono molte istituzioni in Ucraina – ha concluso – compresa
la magistratura, che hanno bisogno di radicali riforme”. (R.B.)