Sierra Leone. Dedicata a San Guido Maria Conforti una chiesa di Makeni
Una delegazione di fedeli di Parma - che hanno appena celebrato con gioia e solennità
la Canonizzazione del loro concittadino e vescovo per quasi 25 anni, mons. Guido Maria
Conforti - si è diretta alla volta di Makeni, nella Sierra Leone, per partecipare
alla festa di dedicazione di una chiesa, da poco terminata, intitolata al nuovo Santo
della Chiesa universale. Lo riferisce l'Agenzia Fides. Lo scorso 23 ottobre, Giornata
Missionaria Mondiale, Papa Benedetto XVI ha infatti solennemente dichiarato Santo
mons. Guido M. Conforti (1865-1931). Questa nuova chiesa viene solennemente dedicata
a San Guido M. Conforti - già vescovo di Ravenna e di Parma, oltre che Fondatore dei
Missionari Saveriani - e servirà pastoralmente una grossa parrocchia della dinamica
città di Makeni, nella Provincia del Nord. I Missionari Saveriani lavorano in quelle
terre dell’Africa occidentale dal lontano 8 luglio 1950. Circa 50 anni fa, nel 1962,
un altro parmigiano, mons. Augusto F. Azzolini - anche lui saveriano, membro della
società missionaria fondata da Mons. Guido M. Conforti - divenne il primo vescovo
della diocesi di Makeni. Fu Papa Giovanni XXIII che lo scelse per dare vita a questa
nuova Chiesa africana, in un territorio mai toccato prima dall’annuncio cristiano
e prevalentemente abitato da gruppi etnici di Temne e di Limba. A pochi giorni dalla
Canonizzazione di San Guido M. Conforti, la gente della Sierra Leone vuole così esprimere
la propria gratitudine ai Missionari Saveriani e al loro Fondatore per il dono della
fede portata in quelle terre con una missione che è partita proprio dalla città di
Parma e i cui componenti iniziali, famosi come i “Quattro Pionieri”, provengono tutti
dai territori che circondano questa terra emiliana: A.F. Azzolini da Roccabianca (Parma,
diocesi di Parma); C. Oliviani da Cicognara di Viadana (Mantova, diocesi di Cremona);
S.P. Calza da Croce S. Spirito (Piacenza, diocesi di Fidenza); A. Stefano da Fontanalucia
di Frassinoro (Modena, diocesi di Reggio Emilia). Questi quattro pionieri della missione
della Sierra Leone appartengono al primo e al secondo centinaio di missionari che
hanno aderito all’ardito progetto del Conforti, l’uomo che fu chiamato alla missione
da un incontro speciale con il Cristo Crocifisso e che, non potendolo seguire per
ragioni di salute, fece in modo che molti altri diventassero missionari nell’Istituto
da lui fondato.