2011-12-08 15:56:04

Vigilia tesa del vertice a Bruxelles: "L'euro può esplodere"


Gli occhi di tutto il mondo puntati su Bruxelles, dove questa sera si apre il vertice Ue cruciale per la tenuta della moneta unica e per l’intero progetto d'integrazione europea. Forte il pressing degli Stat Uniti, con il segretario al Tesoro, Timothy Geithner, che già da due giorni è in Europa per spronare i suoi leader a fare tutto il necessario. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Un accordo per la sopravvivenza dell’euro e la riforma dei Trattati per arrivare a una più stretta unione fiscale. Questi sono gli obiettivi dichiarati del vertice dei 27 Paesi dell’Unione Europa e invocati dalle istituzioni finanziare di mezzo mondo. Ma sulla reale possibilità che, nel corso della due giorni, si possa raggiungere una soluzione efficace per la difesa della moneta unica, sono in pochi a scommettere. I primi a mostrare scetticismo sono il presidente francese, Nicola Sarkozy, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, nonostante l'intesa annunciata lunedì dai due capi di Stato. Alla vigilia del summit, il ministro francese degli Affari europei, Jean Leonetti, non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione: “L'euro può esplodere” e “l'Europa disfarsi” e questo sarebbe una catastrofe “per tutto il mondo”. Sul tavolo restano, infatti, molte questioni irrisolte: la Germania continua a bocciare ogni ipotesi di aumento del fondo salva-Stati europeo e chiede una linea più rigida per i Paesi con conti pubblici fuori controllo. Paesi solidi come Austria, Olanda e Finlandia condividono con Berlino di non dover sborsare altri soldi. Bisogna poi fare i conti con la Gran Bretagna, che potrebbe trovare un’alleanza con i membri Ue esterni alla zona euro per fermare la riforma dei Trattati. In questo caso, sarebbe pronto un accordo per un trattato tra i 17 Stati della moneta unica. Fortemente preoccupato per le conseguenze Obama che ieri sera ha chiamato il cancelliere tedesco Merkel, mentre il segretario al tesoro Geithner ha visto stamane il premier italiano Monti, garantendo il sostegno degli Usa agli “sforzi dell'Italia e dell'Unione Europea”.








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