2011-12-07 14:02:39

Francia: veglia di preghiera in risposta allo spettacolo ‘Golgota picnic’


Si terrà domani una veglia di preghiera nella cattedrale parigina ‘Notre Dame’ in contemporanea e in risposta alla première dello spettacolo "Gólgota Picnic" in programma al Théâtre du Rond-Point fino al 17 dicembre. L’arcidiocesi di Parigi ha deciso di rispondere così alla programmazione di uno spettacolo che sta provocando vive reazioni soprattutto nella comunità cattolica del Paese. L’opera teatrale è del regista Rodrigo Garcia e sta suscitando lo stesso scandalo che aveva accompagnato un’altra opera teatrale, quella dell’italiano Romeo Castellucci dal titolo “Sul concetto del volto nel Figlio di Dio”. Nello spiegare la decisione, l’arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois afferma che Golgota picnic “è uno spettacolo intenzionalmente offensivo nei riguardi di Cristo e ingiurioso”. Rispetto alla sua sofferenza – ha aggiunto - ci è sembrato normale “che i cristiani potessero esprimere il loro attaccamento personale ed ecclesiale alla persona di Gesù e che lo potessero manifestare attraverso la preghiera e la venerazione a Cristo nella sua Passione”. All’ultima assemblea plenaria dei vescovi a Lourdes, l’arcivescovo Vingt-Trois che è anche presidente della Conferenza episcopale francese, aveva invitato le comunità ecclesiali a non alzare i toni della polemica di fronte ad opere d’arte ritenute “blasfeme” per non lasciarsi – aveva detto – “rinchiudere in una forma di dibattito in cui la Chiesa difende se stessa come gruppo di minoranza in una società plurale e a lei ostile”. Ma di fronte allo spettacolo del regista Garcia in programma in questi giorni a Parigi, lo stesso arcivescovo ha spiegato che la reazione può dipendere “dalla natura degli spettacoli e dai loro contenuti”. E sul sito dell’arcidiocesi di Parigi, il vescovo ausiliare di Parigi, mons. Éric de Moulins-Beaufort, afferma che è “legittimo” utilizzare simboli religiosi negli spettacoli, ma “quando questo utilizzo è provocatorio e deride le persone credenti, occorre chiederci: perché un autore o un regista utilizza questa provocazione o questa derisione. Non è escluso che lo faccia per attrarre più spettatori. Uno spettacolo – ricorda il vescovo le cui parole sono state riprese dall'agenzia Sir – dovrebbe essere apprezzato per il suo testo, per la regia e il talento degli attori, e non per la polemica che suscita”. L’invito quindi dell’arcidiocesi parigina agli spettatori è quello di esercitare “il loro senso critico”. (A.L.)







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