Francia: veglia di preghiera in risposta allo spettacolo ‘Golgota picnic’
Si terrà domani una veglia di preghiera nella cattedrale parigina ‘Notre Dame’ in
contemporanea e in risposta alla première dello spettacolo "Gólgota Picnic" in programma
al Théâtre du Rond-Point fino al 17 dicembre. L’arcidiocesi di Parigi ha deciso di
rispondere così alla programmazione di uno spettacolo che sta provocando vive reazioni
soprattutto nella comunità cattolica del Paese. L’opera teatrale è del regista Rodrigo
Garcia e sta suscitando lo stesso scandalo che aveva accompagnato un’altra opera teatrale,
quella dell’italiano Romeo Castellucci dal titolo “Sul concetto del volto nel Figlio
di Dio”. Nello spiegare la decisione, l’arcivescovo di Parigi, il cardinale André
Vingt-Trois afferma che Golgota picnic “è uno spettacolo intenzionalmente offensivo
nei riguardi di Cristo e ingiurioso”. Rispetto alla sua sofferenza – ha aggiunto -
ci è sembrato normale “che i cristiani potessero esprimere il loro attaccamento personale
ed ecclesiale alla persona di Gesù e che lo potessero manifestare attraverso la preghiera
e la venerazione a Cristo nella sua Passione”. All’ultima assemblea plenaria dei vescovi
a Lourdes, l’arcivescovo Vingt-Trois che è anche presidente della Conferenza episcopale
francese, aveva invitato le comunità ecclesiali a non alzare i toni della polemica
di fronte ad opere d’arte ritenute “blasfeme” per non lasciarsi – aveva detto – “rinchiudere
in una forma di dibattito in cui la Chiesa difende se stessa come gruppo di minoranza
in una società plurale e a lei ostile”. Ma di fronte allo spettacolo del regista Garcia
in programma in questi giorni a Parigi, lo stesso arcivescovo ha spiegato che la reazione
può dipendere “dalla natura degli spettacoli e dai loro contenuti”. E sul sito dell’arcidiocesi
di Parigi, il vescovo ausiliare di Parigi, mons. Éric de Moulins-Beaufort, afferma
che è “legittimo” utilizzare simboli religiosi negli spettacoli, ma “quando questo
utilizzo è provocatorio e deride le persone credenti, occorre chiederci: perché un
autore o un regista utilizza questa provocazione o questa derisione. Non è escluso
che lo faccia per attrarre più spettatori. Uno spettacolo – ricorda il vescovo le
cui parole sono state riprese dall'agenzia Sir – dovrebbe essere apprezzato per il
suo testo, per la regia e il talento degli attori, e non per la polemica che suscita”.
L’invito quindi dell’arcidiocesi parigina agli spettatori è quello di esercitare “il
loro senso critico”. (A.L.)