Messico: la Chiesa chiede una tregua alla violenza, almeno per il tempo di Natale
Il vescovo di Cuernavaca (a Morelos) in Messico, mons. Alfonso Cortés Contreras, si
è unito alla richiesta di tregua per il Natale proposta ai cartelli della droga dal
poeta e giornalista Javier Sicilia, ma ha anche chiesto il loro pentimento per il
dolore che hanno causato alla società. Mons. Cortés ha detto: "Voglio lanciare loro
un appello fraterno e a nome di Dio: pensate che questa non è la strada giusta, che
non è la via della pace, che non è il modo di vivere come fratelli e come esseri umani".
In questi giorni vicini al Natale e alla rinascita di Cristo, ha detto il vescovo,
i cattolici vi invitano a riflettere sui Comandamenti e a non andare contro le leggi
di Dio, come stabilisce il quinto comandamento: non prendere la vita degli altri.
Nella nota inviata all’agenzia Fides, si legge che il vescovo ha ribadito: "Questa
situazione provoca molto dolore, molti danni e disagio a questa vita che viviamo;
dobbiamo essere messaggeri di pace, che Dio nostro Signore li benedica e riesca a
toccare il loro cuore". Il presule ha anche notato che molte delle persone coinvolte
in queste organizzazioni criminali agiscono "più per ignoranza che per cattiveria,
anche se il male esiste e si trova nel cuore dell'uomo, e l'uomo sceglie il male".
La violenza in Messico è diventata il problema maggiore del Paese. (R.P.)