2011-12-06 15:41:31

Le associazioni cattoliche commentano il decreto 'Salva-Italia'.


RealAudioMP3 'E' una manovra indubbiamente molto pesante che avrà ripercussioni su una larghissima fetta della popolazione, ma credo abbia la giusta ambizione di cercare di suddividere il peso dei sacrifici in maniera proporzionale. Non credo che il Governo ci sia riuscito in tutti i casi e perciò speriamo che si possa effettuare qualche emendamento nei prossimi mesi '. Lo afferma il presidente nazionale delle ACLI, Andrea Olivero, ai microfoni della Radio Vaticana, commentando l'annuncio del decreto 'Salva-Italia' da parte dell'esecutivo tecnico guidato da Mario Monti. 'Qualche provvedimento - aggiunge Olivero - ci sembra in effetti troppo pesante. Per esempio quello che riguarda le pensioni. Per chi è vicino alla soglia dei 40 anni di lavoro il passaggio disegnato è troppo drastico, bisognerà trovare un ammorbidimento'. 'Apprezziamo però la filosofia della manovra - prosegue Olivero - la volontà di suddividere i costi. E poi apprezziamo due aspetti: la volontà di salvaguardare le pensioni sotto i mille euro, anche se noi avremmo voluto di più, e la volontà di reperire risorse per l'assistenza sociale, una realtà completamente distrutta dai provvedimenti degli ultimi tre anni'. 'Ora - conclude Olivero - bisognerà far capire agli italiani qual è la posta in gioco. Nessuno accetterà volentieri questi sacrifici se non comprenderà che sono lo strumento adatto per uscire dalla crisi. Bisogna che lo Stato costi meno e renda di più. Ridurre la spesa va bene solo se si fanno riforme'. 'Siamo consapevoli che il momento sia difficile e obblighi a scelte dolorose - commenta da par suo il presidente del MCL, Carlo Costalli. 'Noi però ci aspettevamo più coraggio contro le corporazioni e gli sprechi della politica e decisioni diverse anche sulla previdenza'. 'Quello che è mancato a monte - riflette Costalli - e per questo dò ragione alle proteste della CISL di Bonanni - è un confronto vero con le organizzazioni sindacali che sicuramente avrebbe portato ad un'equità maggiore in molti campi e soprattutto in quello delle pensioni'. Per il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori sono due le maggiori lacune della manovra: gli scarsi tagli alla politica, 'perché il costo dell'apparato pubblico resta eccessivo e richiede più coraggio', e la debolezza degli interventi nelle liberalizzazioni, dove - spiega - 'avremmo voluto più lotta alle corporazioni, agli ordini professionali, e più attenzione ai pensionati e ai lavoratori dipendenti'. Entrambi i rappresentanti dell'associazionismo cattolico chiedono poi all'esecutivo Monti più attenzione per la famiglia. 'La riforma fiscale, la delega che era stata affidata al Governo a luglio, va affrontata di petto senza tergiversare - spiega Olivero - e deve vedere un cambio di passo a favore delle famiglie, soprattutto quelle numerose, affinché non vengano prese risorse improprie dalle loro tasche. La famiglia in questi ultimi tre anni ha garantito la tenuta sociale del Paese ed è nell'interesse pubblico tutelarla e sostenerla'. 'Il tema famiglia - aggiunge Costalli - è stato il grande assente di questa settimana ed è assente in questo provvedimento, anche se questo Governo è guardato con attenzione dal mondo cattolico. Non si può continuare così, non si possono trascurare quelli che scendono meno in piazza a sbraitare'.







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