A guardare la cartina, si legge Marocco. In realtà, a sud, tra Marocco, Mauritania
e Oceano Atlantico esiste, non riconosciuta dall’Occidente, la Repubblica Araba Saharawi
Democratica, il cui popolo vive diviso tra territori occupati, zone liberate e campi
profughi in Algeria. 20 anni fa, al culmine di una sanguinosa guerra col Marocco,
i Saharawi accettavano il cessate il fuoco in cambio della promessa di un referendum
sull’autodeterminazione. Ma da allora, le istanze del popolo del deserto giacciono
inascoltate e comincia a farsi strada l’opzione del ritorno alle armi. Nel servizio
di Luca Attanasio l’appello del Primo Ministro della Repubblica Araba Saharawi
Democratica, Abdel Kader Taleb Aomar: