Egitto, sale l’attesa per i risultati delle elezioni: partiti islamisti verso il trionfo
A cinque giorni dal primo turno delle elezioni in Egitto ancora non si conoscono i
risultati del voto. Unico dato certo il tasso di affluenza alle urne al 62%. E mentre
si attende una grande affermazione dei Fratelli musulmani, i manifestanti in piazza
Tahrir continuano a scandire slogan contro il Consiglio militare. Il servizio di
Giovanni Cossu:
Con 24 ore
di ritardo il presidente della commissione elettorale ha annunciato che in Egitto
ha votato il 62% della popolazione. È un risultato storico per un Paese dove ultimamente
l'astensionismo era molto alto. In attesa dei dati ufficiali, si continua a fare affidamento
alle previsioni dei mezzi d'informazione, che annunciano una grande vittoria dei partiti
legati islamisti. Nelle prime consultazioni democratiche in 60 anni, il partito Giustizia
e Libertà dei Fratelli Musulmani dovrebbe essere il più votato con oltre il 40% dei
voti. La vera sorpresa, i salafiti di al Nur, “la luce”, vengono dati al 25%. Segue
con il 18% il Blocco egiziano, partito laico e moderato. I risultati finali saranno
annunciati a gennaio, quando si concluderanno le altre due tornate elettorali per
la Camera bassa. Nel frattempo, alcuni esponenti dei Fratelli Musulmani lanciano messaggi
incoraggianti a favore di un governo di coalizione aperto ad altre forze, non solo
islamiste. Il portavoce dei salafiti, invece, ha cercato di rassicurare i cristiani
d'Egitto, sostenendo che i loro diritti sono "tutelati" dalla sharia. Intanto non
si ferma la protesta a piazza Tahrir, anche se il numero dei manifestanti è calato
rispetto alla scorsa settimana. Mentre i dimostranti continuano a contestare il potere
militare, il premier incaricato di formare il nuovo governo di transizione, Kamal
el Ganzuri, continua a riempire i tasselli del sua squadra, che dovrebbe nascere ufficialmente
nei prossimi giorni.