500 anni fa lo storico discorso del domenicano Montesino a Hispaniola
Il prossimo 21 dicembre verrà commemorato il 500.mo anniversario della storica omelia
pronunciata dal frate domenicano (o Antón de Montesinos) sull'isola caraibica di
Hispaniola, nella quale denunciò lo sfruttamento degli indigeni e reclamò la loro
dignità di figli e figlie di Dio. Era la IV domenica di Avvento, il 21 dicembre del
1511, quando il frate domenicano Antonio Montesino tenne il sermone sull'isola di
Hispaniola - oggi divisa tra Haiti e la Repubblica Dominicana - a nome della comunità
domenicana, arrivata sull’isola un anno prima. Nella predica – ha ricordato all’agenzia
Zenit fra Iván Calvo Alonso - denunciò la situazione di sfruttamento a cui erano sottoposti
gli abitanti di quelle terre. Questi frati domenicani, ha affermato fra Calvo Alonso,
“sono stati dei profeti” ed hanno incarnato – ha aggiunto fra Jesús Espeja - la figura
del Buon Samaritano. “Hanno ascoltato il grido degli indigeni maltrattati, sono rimasti
sconvolti dalla sofferenza degli innocenti e hanno parlato in nome di Dio: con che
diritto e che giustizia tenete questi indiani in servitù tanto crudele e orribile?
Non sono forse uomini?”. La denuncia scosse le coscienze delle autorità spagnole,
che reagirono promulgando le cosiddette “Leggi di Burgos” (1512) e “Leggi di Valladolid”
(1513) per migliorare le condizioni degli indigeni. Per ricordare questo evento, l'Ordine
dei Predicatori ha organizzato in tutto il mondo una serie di congressi, conferenze
e celebrazioni. Questo evento “merita di essere conosciuto”, perché rappresenta il
primo “embrione” della Dichiarazione dei Diritti umani, e per questo motivo i domenicani
hanno preparato uno speciale su Montesino e sul suo sermone, con materiale biografico
e varie informazioni. Nello speciale c'è anche materiale di riflessione e di studio,
con testimonianze di membri della famiglia domenicana di tutto il mondo. (A.L.)