Slovacchia: appello dei vescovi sullo stato d’emergenza del sistema sanitario
La situazione del sistema sanitario riflette la crisi morale persistente. Così il
presidente della Conferenza episcopale slovacca, mons. Stanislav Zvolensky, in un
appello sulla situazione critica causata dallo sciopero dei medici nel Paese. Migliaia
di medici hanno abbandonato il posto di lavoro ufficialmente per esprimere la loro
insoddisfazione per le condizioni in cui versa il sistema sanitario e per i salari
bassi. Le trattative con il Ministero della Sanità non hanno avuto esito positivo;
la maggior parte dei medici prosegue con le dimissioni e il governo ha deciso martedì
di dichiarare lo stato d’emergenza in 15 ospedali. I medici che rifiutano di compiere
il loro dovere mettendo in pericolo la vita dei propri pazienti, sono perseguibili
per legge. “Ci rendiamo conto che i servizi dei medici e altro personale sanitario
non sono valutati abbastanza”. “Tuttavia - afferma mons. Zvolensky - vogliamo ricordare
che la difesa della salute e della vita, specialmente di bambini e anziani, deve rimanere
un valore e un dovere incondizionato per ogni cittadino e per l’intera società”. “Il
presule – ricorda il Sir – sottolinea infine che “non si può superare la crisi morale
con attività che portano ingiustizia”. (A.L.)