Ordinazione episcopale in Cina. La risposta di padre Lombardi ai giornalisti
In occasione della consacrazione del vescovo coadiutore di Yibin avvenuta ieri mattina
nel Sichuan, in Cina, alcuni giornalisti hanno posto la domanda su come sia da valutare
la presenza del vescovo Lei Shiyin a tale cerimonia. Il direttore della Sala Stampa
della Santa Sede ha dato la seguente risposta:
Ho saputo dai mass media
che (ieri mattina) ha avuto luogo l’ordinazione del rev. Pietro Luo Xuegang come vescovo
coadiutore della diocesi di Yibin nel Sichuan. Il consacrante principale è stato l’anziano
vescovo diocesano, mons. Giovanni Chen Shizhong. Tutti i consacranti sono vescovi
in comunione con il Santo Padre, eccetto Lei Shiyin di Leshan.
Dopo
le tre recenti ordinazioni episcopali senza il mandato pontificio, il fatto di avere
un nuovo Presule che è in comunione con il Papa e con tutti i vescovi cattolici del
mondo è certamente positivo. Ciò sarà apprezzato non soltanto dai vescovi e dai fedeli
cinesi, ma anche nella Chiesa universale. Invece la partecipazione del vescovo illegittimo,
che - com’è noto - si trova nella condizione canonica di una persona scomunicata,
non va nella stessa direzione e suscita disapprovazione e sconcerto da parte dei fedeli,
tanto più perché risulta che egli ha preso parte come Vescovo consacrante e ha concelebrato
l’Eucaristia. La recidività della sua disobbedienza alle norme della Chiesa purtroppo
aggrava la sua posizione canonica.
In situazioni ordinarie la presenza
del vescovo Lei Shiyin avrebbe dovuto essere esclusa assolutamente e comporterebbe
delle conseguenze canoniche per gli altri vescovi partecipanti. Nella presente circostanza
è probabile che questi ultimi non abbiano potuto impedirla senza gravi inconvenienti.
In ogni caso, la Santa Sede potrà valutare meglio la questione quando riceverà più
ampie ed approfondite informazioni.