2011-12-01 15:01:05

Lisbona approva la dura finanziaria 2012


Il parlamento di Lisbona ha approvato ieri in ultima lettura la finanziaria 2012 lacrime e sangue presentata dal governo conservatore del premier Pedro Passos Coelho in attuazione dell'accordo di salvataggio da 78 miliardi siglato in maggio con Ue e Fmi. Obiettivo della manovra riportare il deficit al 4.5% del Prodotto Interno Lordo. Da Lisbona. Il servizio di Riccardo CarucciRealAudioMP3

Il Parlamento portoghese ha definitivamente approvato il severissimo bilancio di previsione per il 2012, che dovrà riportare il deficit al 4,5 per cento del pil. Ha votato a favore la coalizione di centro-destra al governo; hanno votato contro le sinistre; mentre il partito socialista, la principale forza di opposizione, si è astenuto. Il partito è chiaramente imbarazzato, perché è contrario al bilancio, ma non può ignorare il fatto che esso sia frutto dell’accordo concluso dal precedente governo socialista, con Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, per ottenere un prestito di 78 miliardi di euro. Le prospettive non sono rosee per l’anno prossimo: recessione intorno al 3 per cento e disoccupazione oltre il 13 per cento. Il bilancio prevede tagli su molte spese sociali, un aumento generalizzato dell’Iva al livello massimo del 23 per cento e l’abolizione – in teoria per due anni – di tredicesima e quattordicesima a funzionari e pensionati pubblici. Questa misura, all’ultimo momento, è stata attenuata in favore dei redditi più bassi. La vita continua in Portogallo - ancora si spende, i turisti non mancano - ma aumentano i casi di famiglie che non possono più far fronte agli impegni assunti o che addirittura chiedono aiuto alle istituzioni di carità per sfamarsi. C’è stato uno sciopero generale il 24 novembre, con piccoli incidenti per iniziativa di gruppetti anarcoidi, e sia i sindacati, sia numerose categorie – dagli agricoltori ai poliziotti – manifestano il loro malcontento. Un gruppo di hackers ha attaccato con successo, per protesta, i siti informatici di ministeri, di banche e dello stesso Parlamento. In mezzo a tanta desolazione rimangono piccole soddisfazioni, come il buon disimpegno delle squadre portoghesi nelle competizioni europee di calcio o il fatto che l’Unesco abbia proclamato il fado di Lisbona patrimonio culturale dell’umanità.







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