"Lo show di Fiorello
non è varietà, perché si basa su un testo fortemente omogeneo incentrato sulla sua
persona, proprio il contrario del varietà. La forza di Fiorello sta nella sua
ambiguità: non si distingue il momento creativo estemporaneo dalla recitazione di
un programma scritto molto bene. E' la tipica caratteristica televisiva e del villaggio
turistico". Così Paolo Taggi, esperto di scritture per lo spettacolo che ai nostri
microfoni dialoga con Claudio Ferretti, studioso della storia della televisione italiana,
che rilancia: "Rinunciando alla logica dei format, Fiorello ha il coraggio della semplicità.
Qui la ragione del suo successo". (a cura di Antonella Palermo)