Attacco all'ambasciata britannica a Teheran. Cameron ipotizza "azioni molto dure"
“I Paesi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite condannano nei termini i più
forti possibili gli attacchi contro l'ambasciata britannica a Teheran”: lo ha dichiarato
il presidente di turno dei Quindici, Cabral. E oggi si riuniscono di nuovo gli ambasciatori
europei a Teheran, dopo l'attacco di ieri. Londra ha organizzato il rientro entro
la giornata di tutti i suoi diplomatici. Inoltre il premier David Cameron afferma
che “verranno prese in considerazioni azioni molto dure” in conseguenza dell’attacco.
La Norvegia ha deciso di chiudere la sua ambasciata a Teheran anche se per il momento
non parla di evacuazione del personale. Dalla Cina viene una condanna dei protagonisti
dell’attacco che definisce “estremisti”. Intanto da Teheran, dopo la prima presa di
distanza di ieri, vengono parole dure: il presidente del Parlamento Ali Larijani in
un discorso trasmesso alla radio ha detto che l'azione di ieri degli studenti contro
l'ambasciata britannica si spiega con “decenni in cui la Gran Bretagna ha cercato
di dominare l'Iran”. Inoltre, Larijani ha definito la condanna Onu affrettata e ha
affermato che provocherà “instabilità nella sicurezza globale”.