2011-11-29 14:38:04

"Cities for Life": la Comunità di Sant'Egidio rinnova l'impegno contro la pena di morte


Oggi si celebra la giornata internazionale delle “Cities for Life”, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, durante la quale centri grandi e piccoli si coalizzeranno per dire "no" alla pena di morte. Per l’occasione, si sono riuniti a Roma più di 20 ministri della Giustizia, i cui Paesi hanno bandito le esecuzioni capitali. Il Guardasigilli, Paola Saverino, ha ribadito l’impegno dell’Italia in questo senso. Il servizio di Alessandro Guarasci: RealAudioMP3

Più di 1.400 città in tutto il mondo, 500 in Italia, mobilitate per fermare la pena di morte. Un impegno che passa attraverso la Giornata internazionale di "Cities for Life", in 87 Paesi, che si celebra ogni 30 novembre in ricordo dell'anniversario della prima abolizione della pena capitale ad opera di uno Stato europeo, il Granducato di Toscana, avvenuta nel 1786. E come ogni anno a Roma si ripeterà l’illuminazione del Colosseo, emblema di questa battaglia. Questo percorso sta dando frutti, visto che negli ultimi dieci anni, 31 Paesi nel mondo hanno abolito nella legge e nella prassi la pena di morte. Per il Guardasigilli, Paola Severino, bisogna continuare su questa strada:

“Lavoriamo insieme - Stati, organizzazioni internazionali, organizzazioni della società civile, ong - e tutti in questa direzione. Desidero confermare che l’Italia non farà certamente mancare il proprio contributo, proseguendo in tutte le sedi competenti nell’impegno contro la pena di morte”.

L’abolizione delle esecuzioni capitali è fondamentale per dare dignità agli Stati, dice il ministro alla Cooperazione, Andrea Riccardi:

"Si scopre il valore della vita nei momenti di sofferenza, quando la vita è più fragile. Questi ministri della Giustizia stanno affrontando anche il tema delle carceri, che è un tema così vitale: in Africa soprattutto, dove la vita carceraria è una vita durissima”.

Il Niger ha abolito, nei fatti, la pena di morte nel 1976. Non è stato facile, dice il ministro della Giustizia Amadou Marou:

“Anche quando non riuscirete ad arrivare all’abolizione totale della pena di morte, non abbassate mai la guardia! Ricordate sempre - agli uni e agli altri - che la scelta di abolire la pena di morte s’impone alle democrazie, s’impone ai Paesi rispettosi dello Stato di diritto e dei diritti umani… Noi vogliamo affrontare questo discorso mentre le forze conservatrici la vogliono legittimare”.

La speranza è che tanti altri Paesi abbiano lo stesso coraggio del Niger.







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