Indonesia: sei chiese minacciate da gruppi estremisti
Gli estremisti islamici del Fronte dei Difensori dell'Islam ("Front Pembela Islam")
sono scesi in strada in massa a Bekasi, uno dei grandi sobborghi della megalopoli
Giacarta, minacciando di radere al suolo sei chiese cristiane nella zona. La polizia
è stata allertata e ha disposto, in via preventiva, la chiusura forzata delle sei
chiese, per evitare disordini. Secondo fonti locali, contattate dall’agenzia Fides,
la maggioranza dei militanti islamici viene dall'esterno, e dunque "si tratta di una
azione organizzata": "Sono venuti dopo la preghiera islamica del venerdì, contestando
le presenza delle chiese in diversi villaggi, sebbene la gente locale non abbia mai
sollevato alcuna obiezione". Secondo i militanti, le chiese, che appartengono a comunità
cristiane evangeliche, sono sorte senza autorizzazione, e dunque devono essere smantellate.
"O lo fa lo Stato, o ce ne occuperemo noi", affermano i militanti. Nei sobborghi di
Giacarta, come Bekasi e Bogor, la tensione interreligiosa resta alta per la presenza
di militanti islamici, che non vedono di buon occhio la presenza di comunità cristiane,
accusandole di proselitismo. Padre Benny Susetyo, segretario della Commissione per
il Dialogo Interreligioso nella Conferenza Episcopale dell'Indonesia, sottolinea che
“il problema principale per la pacifica convivenza nella società indonesiana è la
presenza di gruppi estremisti”. Un'altra vicenda colpisce la comunità cristiana di
Manado, sull'isola di Sulawesi. C'è il rischio concreto che, alla fine del 2011, siano
demolite due chiese cristiane a Manado, una apparente alla Chiesa riformata, un'altra
della Chiesa Pentecostale. Sulle due chiese, aperte al culto da decenni, grava un
ordine di demolizione emanato dalla Corte Suprema: i due edifici di culto, infatti,
sorgono su un terreno conteso, rivendicato da uno degli eredi dell'ex proprietario,
che lo aveva ceduto oltre 50 anni fa ai cristiani. I fedeli locali stanno organizzando
iniziative e manifestazioni pubbliche e hanno annunciato forme di protesta non violenta
per impedire la demolizione. (A.L.)