Filippine. Pellegrinaggio in ricordo di padre Tentorio, forse identificato il mandante
del suo assassinio
La Chiesa nelle Filippine ha ricordato ieri durante una Messa a Kidapawan, nell’Isola
di Mindanao, padre Fausto Tentorio, il missionario italiano del Pime impegnato nella
difesa dei tribali ucciso 40 giorni fa in circostanze ancora da chiarire. Oggi è partito
dalla città di Davao un grande pellegrinaggio per chiedere “giustizia” e la fine delle
violazioni dei diritti umani nell’isola. A promuovere l’iniziativa è il movimento
“Giustizia per Padre ‘Pops’ Tentorio”, che riunisce oltre 50 congregazioni religiose
e organismi della società civile e centinaia di sacerdoti, religiose, missionari e
attivisti. E proprio oggi è stata diffusa la notizia che la polizia avrebbe identificato
il mandante dell'assassinio. Ieri ha partecipato alla Messa in suffragio di padre
Tentorio un altro religioso italiano del Pime, padre Gianni Re, da tanti anni
missionario nelle Filippine. Emer McCarthy gli ha chiesto cosa abbia detto
nell’occasione il vescovo di Kidapawan:
R. – Durante
l’omelia il vescovo ha ricordato che molti e anche giustamente gridano giustizia per
padre Fausto ma lui diceva che padre Fausto adesso che non c’è più non ha più bisogno
di giustizia, ha bisogno della misericordia di Dio. C’è però bisogno di giustizia
per i bambini che sono rimasti, i bambini che lui aiutava per la scuola, e per tutte
le persone, soprattutto i popoli indigeni che lui aiutava; lui diceva che è per queste
persone che bisogna chiedere giustizia; per padre Fausto, invece, noi preghiamo perché
il Signore lo accolga nella sua misericordia.
D. – Come sacerdote del
Pime, come missionario, quanto è difficile portare avanti la missione di padre Tentorio?
R.
– Praticamente è impossibile sostituire padre Fausto, sostituire il suo carisma. Quello
che noi possiamo tentare di fare è continuare a portare avanti il lavoro che lui ha
iniziato, il lavoro per cui lui ha speso parecchie energie, ha speso tutta la sua
vita, e farlo con tutti quelli che sono stati i suoi collaboratori perché le sue iniziative
continuino e soprattutto si continui ad aiutare a sostenere le persone per cui lui
ha speso tutta la sua vita.
D. – L’importante è non dimenticare…
R.
– Sì, l’importante è non dimenticare padre Fausto ma soprattutto l’ispirazione, l’energia,
la fede che ha sostenuto padre Fausto nella missione che lui ha portato avanti fino
a dare la vita. L’unica cosa che vorrei aggiungere è che speriamo, sarebbe bello,
che si riesca in qualche modo - so che anche alcuni settori del governo filippino
stanno cercando in tutti i modi di fare chiarezza su quello che è successo – a trovare
e a capire il perché proprio adesso è successo questo fatto e soprattutto che questo
non succeda più per altre persone. (bf)