Ancora sangue in Siria. La Lega Araba minaccia sanzioni
La Siria è sempre preda della violenza: 33 morti in 24 ore. Stando alle rivendicazioni
delle opposizioni e dell'Esercito siriano libero (Esl), diciotto tra soldati dell'esercito
regolare e piloti dell'aeronautica sono stati uccisi in due diversi attacchi nel centro
del Paese, epicentro della rivolta. Intanto, è scaduto l’ultimatum della Lega Araba
a Damasco. Il servizio di Fausta Speranza:
Senza accordo
è scaduto alle 13.00 ora del Cairo (le 12.00 in Italia), l'ultimatum imposto dalla
Lega Araba a Damasco per accettare il memorandum per la missione di osservatori arabi
in Siria. Ora si parla di sanzioni che, negli intenti dei ministri arabi, non dovranno
colpire la popolazione. La Lega Araba chiedeva alla delegazione siriana di firmare
il memorandum per l'invio in Siria della missione di osservatori: gli osservatori
dovrebbero verificare l'applicazione dei vari punti del piano che prevede, oltre all’uscita
di scena del presidente Assad, la fine delle violenze, il ritiro delle truppe e di
ogni altra unità armata dai centri urbani teatro della repressione, la liberazione
di tutte le persone fermate dalle forze presidenziali dal 15 marzo ad oggi. Oltre
14 mila, secondo attivisti. Damasco prima ha accettato il piano, poi ha cercato di
porre condizioni: conoscere in anticipo luoghi e tempi delle visite degli osservatori
ed evitare ricercatori per i diritti umani. Le sanzioni immaginabili potrebbero andare
dalla sospensione dei collegamenti aerei civili all'interruzione di ogni rapporto
con la Banca centrale siriana, fino al congelamento di conti bancari governativi e
alla cessazione di ogni rapporto finanziario.