Conferenza sulla pastorale sanitaria. Il ministro Balduzzi: il diritto alla vita è
presupposto di tutti i diritti
Il grande Karol Wojtyla, al cuore della 26.ma Conferenza internazionale del Pontificio
Consiglio per gli Operatori sanitari, aperta nell’Aula Nuova del Sinodo, presenti
685 delegati - tra questi anche 40 vescovi - di oltre 70 Paesi di tutti i continenti.
Titolo dell’incontro “La pastorale sanitaria al servizio della vita alla luce del
Magistero del Beato Giovanni Paolo II”. Ce ne parla Roberta Gisotti:
“Sicuri e
fiduciosi che la Vita vince sempre. Per questo oggi siamo qui!”. L’incoraggiamento
dell’arcivescovoZigmunt Zimowski, presidente
del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, in apertura dei lavori:
“In
un mondo divenuto una sorte di arena, dove si confrontano la civiltà della vita e
della morte, è auspicabile che le riflessioni che matureranno nel corso dei lavori
portino ad una mobilitazione delle coscienze e ad uno sforzo etico comune per una
valorizzazione di una pastorale della salute veramente al servizio della vita, dal
suo inizio al suo tramonto naturale”.
La parola poi al cardinaleFiorenzo Angelini, presidente emerito del Dicastero promotore,
per l’atto celebrativo reso alla memoria di Giovanni Paolo II, “grande nella vita,
grande nella sofferenza”:
“Il Beato Giovanni Paolo II è stato un protagonista
che non solamente ha parlato della malattia, ma l’ha incarnata per tutta la vita”.
Quindi
il ricordo di Papa Wojtyla, “sofferente tra i sofferenti” del cardinale Stanislaw
Dziwisz, già suo segretario personale:
“La sofferenza ha
accompagnato il Santo Padre per tutta al vita, in diversi modi. Da giovane, dopo come
sacerdote, e anche come Papa: dall’inizio fino alla fine. Ma lui riceveva queste sofferenze,
queste malattie come un dono del Signore”.
Da qui la sfida posta a tutti
i partecipanti nei tre giorni della Conferenza a “comprendere e ripensare” se necessario
il Vangelo della vita e della sofferenza, per il futuro del Chiesa e dell’umanità.
“Il diritto alla vita”, ha sottolineato il neoministro italiano della Salute, Renato
Balduzzi, nel suo indirizzo saluto:
“Il diritto alla vita non è espressamente
menzionato nella Costituzione italiana. Ma questo non significa che non sia presente
in essa. Anzi, la circostanza che non sia espressamente menzionato da ancora più rilievo
ad esso perché lo fa il presupposto di tutti i diritti. Presupposto per l’esercizio
di tutti i diritti, quello che potremmo definire un ‘principio-valore’: il principio
della dignità umana”.
Fitto il calendario di interventi di taglio teologico
e pastorale, così come c’è attesa per le testimonianze ed esperienze dirette di istituzioni,
enti religiosi e laici, organismi professionali, associazioni di malati. Invitati
anche politici, responsabili economici nel mondo della sanità, e rappresentanti di
altre confessioni.