2011-11-24 15:10:35

Conferenza sulla pastorale sanitaria. Il ministro Balduzzi: il diritto alla vita è presupposto di tutti i diritti


Il grande Karol Wojtyla, al cuore della 26.ma Conferenza internazionale del Pontificio Consiglio per gli Operatori sanitari, aperta nell’Aula Nuova del Sinodo, presenti 685 delegati - tra questi anche 40 vescovi - di oltre 70 Paesi di tutti i continenti. Titolo dell’incontro “La pastorale sanitaria al servizio della vita alla luce del Magistero del Beato Giovanni Paolo II”. Ce ne parla Roberta Gisotti:RealAudioMP3

“Sicuri e fiduciosi che la Vita vince sempre. Per questo oggi siamo qui!”. L’incoraggiamento dell’arcivescovo Zigmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, in apertura dei lavori:

“In un mondo divenuto una sorte di arena, dove si confrontano la civiltà della vita e della morte, è auspicabile che le riflessioni che matureranno nel corso dei lavori portino ad una mobilitazione delle coscienze e ad uno sforzo etico comune per una valorizzazione di una pastorale della salute veramente al servizio della vita, dal suo inizio al suo tramonto naturale”.

La parola poi al cardinale Fiorenzo Angelini, presidente emerito del Dicastero promotore, per l’atto celebrativo reso alla memoria di Giovanni Paolo II, “grande nella vita, grande nella sofferenza”:

“Il Beato Giovanni Paolo II è stato un protagonista che non solamente ha parlato della malattia, ma l’ha incarnata per tutta la vita”.

Quindi il ricordo di Papa Wojtyla, “sofferente tra i sofferenti” del cardinale Stanislaw Dziwisz, già suo segretario personale:

“La sofferenza ha accompagnato il Santo Padre per tutta al vita, in diversi modi. Da giovane, dopo come sacerdote, e anche come Papa: dall’inizio fino alla fine. Ma lui riceveva queste sofferenze, queste malattie come un dono del Signore”.

Da qui la sfida posta a tutti i partecipanti nei tre giorni della Conferenza a “comprendere e ripensare” se necessario il Vangelo della vita e della sofferenza, per il futuro del Chiesa e dell’umanità. “Il diritto alla vita”, ha sottolineato il neoministro italiano della Salute, Renato Balduzzi, nel suo indirizzo saluto:

“Il diritto alla vita non è espressamente menzionato nella Costituzione italiana. Ma questo non significa che non sia presente in essa. Anzi, la circostanza che non sia espressamente menzionato da ancora più rilievo ad esso perché lo fa il presupposto di tutti i diritti. Presupposto per l’esercizio di tutti i diritti, quello che potremmo definire un ‘principio-valore’: il principio della dignità umana”.

Fitto il calendario di interventi di taglio teologico e pastorale, così come c’è attesa per le testimonianze ed esperienze dirette di istituzioni, enti religiosi e laici, organismi professionali, associazioni di malati. Invitati anche politici, responsabili economici nel mondo della sanità, e rappresentanti di altre confessioni.







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