A Verona, la manifestazione "Job e Orienta" per aiutare i giovani con la sfida del
lavoro
Aiutare i giovani fin dai banchi di scuola ad orientarsi nel mondo del lavoro e conoscere
i mestieri più spendibili: questi gli obiettivi di "Job&Orienta", la mostra sull’orientamento,
la scuola, la formazione e il lavoro che si tiene alla Fiera di Verona, a partire
da oggi fino a sabato prossimo. Un evento promosso da "VeronaFiere" e "Regione Veneto"
con la collaborazione del Ministero dell’istruzione. Tra le novità di quest’anno,
la Piazza dei mestieri, uno spazio dove tra simulazioni e test i ragazzi potranno
cercare la propria strada. Il servizio di Debora Donnini.
Bisogna creare
un ponte sempre più forte fra scuola e lavoro in un’Europa segnata dalla crisi e in
un’Italia dove cresce il fenomeno dei giovani che non studiano, non lavorano né cercano
occupazione: si parla del 28,8% fra i 25-30enni. Con seminari, punti di informazione
e simulazioni multimediali, "Job&Orienta" cerca di dare una risposta. Sentiamo cosa
significa la manifestazione da Claudio Gentile, coordinatore
del comitato scientifico:
“E’ una sorta di 'Vinitaly' in cui, invece,
di assaggiare il vino, si assaggiano i mestieri. I ragazzi potranno salire su un elicottero
dell’Augusta e assaggiare il mestiere del manutentore di elicotteri; fare un’esperienza
in un laboratorio della Ducati e imparare la fisica salendo su una moto; vedere fisicamente
come si fa una scarpa nel Brenta e, ancora, come si realizza una esperienza tecnica
di artigianato alto o di manifattura orafa”.
La parola d’ordine è puntare
sull’eccellenza del Made in Italy. Quanto è importante? Ancora Gentile:
“Noi
possiamo vincere la competizione internazionale solo se siamo capaci di conquistare
nuovi mercati grazie a quel mix di gusto estetico, cultura e manifattura che è il
‘made in Italy’. Se noi riusciamo ad affermare anche fra i giovani che il manifatturiero
è il futuro della nostra economia, potremo salvarci”.
Al centro dell’iniziativa,
quest’anno, la "Cultura dei mestieri". Su quali dovrebbero puntare di più i giovani
italiani?
“C’è un dato che fa davvero impressione. Negli ultimi vent’anni
le nostre imprese, per stare sui mercati mondiali, hanno raddoppiato il numero di
diplomati tecnici che assumono - che vuol dire tecnici del tessile, tecnici dell’elettronica,
tecnici della chimica, etc. Mentre le nostre imprese da 12 passavano a 22 tecnici
ogni cento persone assunte, superando la Germania, nello stesso lasso di tempo, dal
1993 fino al 2010, la scuola italiana ha dimezzato i tecnici. Dovremo, quindi, spingere
i nostri ragazzi a fare l’apprendistato a scegliere la formazione tecnica e a puntare
soprattutto sulle lauree tecnico-scientifiche. Cina e India sono Paesi giovani: hanno
230 milioni di giovani, hanno un numero straordinario di ingegneri, di tecnici. La
nostra sfida è quella di seguire la competizione mondiale puntando in particolare
sul nostro ‘made in Italy’, cioè sulle nostre specificità tecniche”.
Due
le sezioni della mostra: la prima sul mondo dell’istruzione, la seconda su università,
formazione e lavoro. 450 le realtà presenti e 150 gli appuntamenti: tutto questo è
"Job&Orienta", uno strumento che non dimentica i giovani. (bf)