Aperta a Beit Sahour una libreria per promuovere la cultura cristiana tra i giovani
in Terra Santa
Si chiama Iesua al Malik, Gesù il Re, la libreria inaugurata domenica scorsa a Beit
Sahour, in Terra Santa, da mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, vescovo ausiliare per Israele.
L’idea, si legge sul portale www.lpj.org., è stata di padre Aziz Halaweh, parroco
di Beit Sahour e assistente ecclesiale per i giovani, che ha voluto dar vita, con
l’appoggio del patriarcato latino di Gerusalemme, della luogotenenza inglese dell’Ordine
equestre del Santo Sepolcro e di altre istituzioni, ad un centro d’organizzazione,
amministrazione e conservazione di documenti destinati ai movimenti giovanili. Oltre
ad una serie di volumi, la libreria offre anche dvd, cd e materiale informatico cui
i giovani possono avere accesso. “Abbiamo bisogno dei libri – ha commentato mons.
Marcuzzo – dobbiamo produrre, tradurre, leggere. E’ questione di futuro. La nostra
comunità cristiana in Terra Santa non può contare sul proprio numero, per questo dobbiamo
assicurare la nostra presenza attraverso la qualità della formazione e attraverso
la cultura”. Per il presule i cristiani hanno un ruolo culturale da giocare nella
società e spetta ai responsabili civili e religiosi dar loro gli strumenti necessari
per delle iniziative e una libreria è uno strumento prezioso. (T.C.)