Siria: le violenze continuano nonostante le pressioni internazionali
Dopo aver respinto l'ultimatum della Lega Araba, in Siria continua la repressione
delle proteste. Almeno quattro civili sono stati uccisi stamani, nella regione centrale
di Homs, da forze fedeli al presidente Bashar al Assad. I soldati siriani hanno sparato
colpi anche contro un pullman di pellegrini turchi in rientro dalla Mecca, ferendone
due. Sul fronte diplomatico, il ministro degli Esteri russo Lavrov ha definito “una
provocazione politica a livello internazionale”gli appelli dell'Occidente e di alcuni
Paesi del Medio Oriente a favore del rovesciamento di Assad. Il ministro degli Esteri
britannico William Hague, che oggi incontrerà i ribelli siriani al Foreign Office,
ha dichiarato che la Gran Bretagna aumenterà la pressione sulla Siria. Per il premier
turco Erdogan “anche Bashar al Assad se ne andrà via”, perché non potrà restare al
potere con “i carri armati e i cannoni”.