"Siate riconciliati nella pace e nella giustizia!"
'Il Papa
ci ha fatto capire che - a 150 dall'inizio dell'evangelizzazione del nostro Paese
- noi cristiani beninesi ci troviamo in un momento cruciale, in cui non possiamo
fermarci. Ci ha affidato un nuovo mandato missionario, perché Gesù è il bene dell'umanità
e noi dobbiamo condividerlo con gli altri'. P. Bruno Miyigbena, beninese, membro della
Società delle Missioni Africane, commenta con noi il XXII viaggio apostolico internazionale
di Benedetto XVI, svoltosi dal 18 al 20 novembre in Benin. 'Mi è piaciuto il fatto
che il Papa abbia messo l'accento sulla speranza' - continua il missionario - 'nessuno
può amputare la speranza dei popoli africani che come il nostro cercano lo sviluppo,
la libertà. I bambini, i poveri, gli ammalati, coloro che sono abbandonati, cercano
un futuro migliore e questa è un'occasione per tutti i cristiani, ma soprattutto per
i governanti, per ripensare al loro impegno per il bene comune'. 'L'esortazione post-sinodale
che il Papa ci ha consegnato - spiega p. Miyigbena - è importante perché, se in Europa
si parla di Nuova Evangelizzazione, in Africa l'Evangelizzazione deve ancora continuare.
Oggi dobbiamo impegnarci di più e uscire dalle nostre chiese per raggiungere il popolo
nelle strade e fare conoscere Gesù alla nostra gente'. 'Ho versato lacrime di gioia
- conclude il religioso beninese - vedendo il Papa camminare mano nella mano con i
bambini della parrocchia di S. Rita a Coutonou. E' stato un segno molto forte rivolto
a tutta l'Africa, il segno che i bambini sono cari a Dio e la speranza del nostro
continente si appoggia proprio su di loro'.(a cura di Fabio Colagrande)