El Salvador: la Chiesa chiede una revisione del sistema di pubblica sicurezza per
frenare la violenza
La Chiesa cattolica in El Salvador, per bocca dell'arcivescovo di San Salvador, ha
chiesto al governo di rivedere tutte le istituzioni coinvolte nel sistema di pubblica
sicurezza al fine di adottare misure efficaci per frenare la violenza della criminalità
che flagella il Paese. "Sarebbe opportuno rivedere il contesto d'azione, vale a dire,
il quadro giuridico, la Polizia nazionale, quindi l'intero sistema, tutte le istituzioni
coinvolte. Al momento di fare questa revisione, occorre prendere decisioni importanti,
non solo per ciò che riguarda la punizione dei reati, ma per quello che riguarda la
prevenzione" ha detto l'arcivescovo di San Salvador, mons. José Luis Escobar Alas.
La Chiesa - riferisce l'agenzia Fides - aveva già manifestato la sua preoccupazione
al riguardo precedentemente. Nella consueta conferenza stampa dopo la Messa della
Domenica, celebrata nella cattedrale della capitale, l’arcivescovo ha ricordato che
la questione della violenza criminale "è diventata il problema più grande della nazione"
e ciò esige che "l'intero sistema sia rivisto, per risolvere questa situazione". La
violenza criminale provoca una media giornaliera di 12 omicidi e innumerevoli casi
di rapina a mano armata nelle strade o sugli autobus di trasporto pubblico. Il Presidente
salvadoregno Mauricio Funes sta valutando i nominativo per il nuovo Ministro della
Giustizia e della Pubblica Sicurezza a seguito delle dimissioni, la scorsa settimana,
di Manuel Melgar, che era titolare di tale dicastero. Il nuovo Ministro sarà anche
il responsabile della progettazione e promozione di azioni contro la criminalità organizzata.
"Il problema è molto grave, complesso, ma dobbiamo trovare una soluzione. Non possiamo
ignorare il problema, ma cercare una soluzione definitiva, un'azione per poter uscire
da questa situazione" ha detto Mons. Escobar Alas. (R.P.)