2011-11-20 12:14:17

Mons. Eterović: Gesù libera l'Africa da tutte le schiavitù


Sui contenuti dell’Esortazione apostolica post-sinodale “Africae munus”, Massimiliano Menichetti ha intervistato mons. Nikola Eterović, segretario generale del Sinodo dei Vescovi:RealAudioMP3

R. - Si invita tutta la Chiesa a vivere la realtà della riconciliazione con Dio e con il prossimo per essere strumento di pace, operatrice di giustizia nella società in cui Dio l’ha chiamata a vivere e ad operare. Il Santo Padre, con questo documento, dà alla Chiesa in Africa indicazioni concrete per l’attività pastorale nei prossimi decenni, sottolineando la priorità della ‘missio ad gentes’, l’annuncio del Vangelo alle persone che ancora non conoscono Gesù Cristo. Benedetto XVI invita anche i vescovi e tutti gli agenti della Chiesa a dinamizzare l’evangelizzazione attuale, soprattutto alla luce delle riconciliazione, della giustizia e della pace.

D. - Si parla anche di una grande spinta dei laici in prima linea per quanto riguarda questa nuova evangelizzazione?

R. - I laici, ben formati alla luce del Vangelo e della Dottrina della sociale della Chiesa, sono invitati a portare la luce del Vangelo, diventando sale della terra nelle loro famiglia, negli ambienti dove vivono e lavorano, così come nel campo della cultura, dell’economia e anche della politica. Un campo dei laici che il documento mette in risalto e invita tutti a non aver paura di dare testimonianza pubblica dell’essere cristiani: uno dei messaggi importanti del documento, come era del Sinodo, è la certezza che Gesù Cristo libera l’Africa da tutte le paure ancestrali, dagli spiriti cattivi, dalle pratiche della magia e della stregoneria… Gesù Cristo Risorto, che ha vinto il peccato e la morte, può liberare l’Africa da ogni forza che la paralizza! L’invito del Papa Benedetto XVI “Africa, alzati e cammina” è l’idea guida anche dell’Esortazione, che offre la luce del Vangelo, la forza dello Spirito Santo per realizzare tale progetto esigente, ma anche possibile grazie alla Divina Provvidenza.

D. - Possiamo dire, in estrema sintesi, che questa Esortazione è un grande invito alla conversione, affinché siano spezzate tutte le catene che tengono sotto scacco le realtà sociali dell’Africa?

R. - L’appello per la riconciliazione vale per tutta la Chiesa, per tutto il mondo. Il Santo Padre si rivolge, in modo particolare all’Africa, dove ci sono purtroppo anche situazioni di violenza, di guerre e tanti problemi e ancora tante sfide. Il messaggio del Vangelo è il lievito che deve capovolgere questa situazione: la Chiesa deve annunciare quello che già vive, deve annunciare la riconciliazione nel suo seno. La Chiesa, famiglia di Dio, che è pellegrina in Africa, deve dare esempio di questa riconciliazione e dunque di una fratellanza cristiana che supera ogni barriera, ogni divisione di lingua, di cultura e di etnia, per impegnarsi - tutti insieme - anche nella costruzione della pace e della giustizia, che sono temi molto attuali per il mondo intero e in modo particolare per l’Africa. (mg)







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