2011-11-18 13:52:43

Somalia: aiuti dei Camilliani per far fronte alla carenza di acqua e cibo


Prosegue la fuga di molti somali verso il Kenya in cerca di acqua e cibo. Nella zona di Wajir, una delle più colpite dalla siccità, i pozzi sono quasi tutti danneggiati. Le cause – ricorda l’agenzia Fides - sono lo sfruttamento eccessivo e il basso livello dell’acqua nelle falde. Per arrivare alla prima fonte di acqua pulita, la gente deve camminare per otto chilometri. La Camillian Task Force, i Missionari Camilliani e le Ministre degli Infermi di Wajir sono impegnati, con l’aiuto della parrocchia locale, nella distribuzione di fagioli, riso, mais, olio in 5 villaggi molto poveri della zona di Garissa. E’ anche prevista l’attivazione di una clinica mobile che favorisca prevalentemente le visite ai bambini e agli anziani. La situazione in Somalia resta drammatica. A destare preoccupazione, sono le terribili condizioni delle fasce più vulnerabili. L’Unicef sottolinea, in particolare, che l’escalation del conflitto nel Paese sta avendo un drammatico impatto sui bambini. Secondo le fonti delle Nazioni Unite che monitorano le violazioni dei diritti dei minori, sono almeno 24 i bambini e ragazzi uccisi durante i combattimenti nel solo mese di ottobre, quasi il doppio rispetto al numero medio degli altri mesi dell’anno. Preoccupano l’Unicef anche il reclutamento, l’impiego di minorenni nei combattimenti e gli abusi sessuali. Nel 2011, riferiscono fonti Onu, sono stati registrati in Somalia oltre 600 arruolamenti di minorenni e oltre 200 casi di stupro, prevalentemente ai danni di ragazze. (A.L.)







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